Trasloco Saletta A TLC



Inizia così questo blog: dalla fine!

Prima di andarmene oggi dal Poli, ho attaccato l'elenco di coloro che lavoreranno nel mio ufficio, la sala C del primo piano del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino.
Potremmo abbreviare il tutto con SCPPDELENPOLITO ma evitiamo di dire idiozie!

Volendo fare un passo indietro...

Beh, giornata movimentata, arrivato stamane, Roberto Gaudino mi pinza subito mentre sto appiccicando etichette a tutto spiano per dirmi, con voce rauca: "Sai, è successo un fatto strano (anzi, lui usa spesso il rafforzativo "molto strano", come se ancora ci fosse la forza al Poli di stupirsi delle stranezze): quelli che dovevano traslocare in sala ex-Ladispe hanno già finito: voi siete pronti?" Il mio criceto inizia a girare e il pensiero dal caffè, passa a Gmail ma non riesce a concentrarsi sulla domanda, poi alla fine spiattello un sì che mi costerà caro per il resto del giorno! Non siamo pronti per nulla, ma sicuramente con l'aiuto di tutti, ce la faremo: è vero non c'è Giulio, ma presto arriverà Pale, mentre ci sono già Fabio, Pedro, Gisela... 'aspita! Santi tutti che si sono sbattuti a fare sto trasloco, perché se aspettavamo Mininnninimini e Guido Pagana TinTin eravamo ancora alla prima scatola.

Insomma, appuntamento alle 2 con la ditta traslochi, in modo da avere tempo per continuare a fare i pacchi, questi si presentano all'1 e 35, scusandosi per il ritardo. Ma minchia!
Erano in 6, mi è passata la voglia di obiettare sull'ora... Si inizia a svuotare la saletta, finendo gli scatoloni senza chiuderli, accatastando per il macero montagne di carta inutile, di manuali e faldoni ormai abbandonati dai prof che non si sono mai curati di venire a recuperare qualcosa: solo Marina, solita santa donna di cui al primo post, è venuta a metter naso e ha salvato qualche scartoffia che servirà ai posteri!!!
La roba usciva dalla sala A e si fermava dopo l'atrio in attesa dell'ascensore. Come dirà poi Hussein: there's a long pipeline outside the door... 'sti ingegneri, che battute delle balle... Ogni tanto nella totale confusione mentale (Pale era su in Dipartimento a smistare mobili, gli altri erano a una riunione del gruppo reti, Miniminimi continuava a telefonarmi bloccato a Caselle e Guido si stava facendo la segretaria del primario), c'era Gisela che mi chiedeva se poteva portare sopra qualcosa: io le ho dato nell'ordine le cose più importanti che c'erano nella saletta: la macchinetta del caffè, la bottiglia dell'Ouzo reduce da Myconos con Gigio e Guido, il bicchiere di vetro slow food di cui non conosco il proprietario ma che ormai ha un nuovo padrone e, infine: il telefono col 4182!! Fine dei lavori? Ore 16:30 circa!

Questo il risultato!



mai vista la saletta così spaziosa...





















E nella seconda parte del pomeriggio?


Iniziare a mettere a posto le varie salette. A e B se le sono messe a posto Mininni (che nel frattempo è arrivato da Caselle a groppa di mulo), Fabio, Pedro e Bushnà (lo scrivo come lo si pronuncia solo per agevolare voi che leggete...).
Nella sala C, la già citata SCPPDELENPOLITO, c'eravamo io, Pale, Gisela, Hussein e consorte e Daniele Caripone, neo-acquisto. Ancora è da inquadrare: è uno in gamba ma che soffre il nonnismo: dovrà abituarsi!! :-P Ma capirà che la verità non sta nel mezzo... a meno che nel mezzo non metti un prof, allora lì è probabile ve la troviate!!!

Il risultato del rimettere in ordine è visibile dalle seguenti foto: ad oggi il telefono ancora non è collegato, ma per il resto la stanza offre ogni confort: siamo in 7 e neanche troppo stretti! C'è la stampante in mezzo alle quattro scrivanie, ci sono i pc in alto in bella vista... c'è un problemino: per stanotte la porta sarà aperta perchè nessuno ha le chiavi (speriamo stanotte non si fottano nulla), però volete mettere? Se i ladri entrano, trovano finalmente il pavimento pulito (ancora per poco).
Domani proverò le linee telefoniche e l'impianto di condizionamento!!!











Ebbene carissimi tutti, una buona notte a voi e una buonanotte a me!!
Ci si sente presto,
un abbraccio a tutti,
Marco

Un weekend di riposo in barca







Quale migliore occasione, se non un weekend libero da impegni, da passare in tranquillità con amici e cari?






Si parte venerdì sera, si arriva tardi in barca e la tradizione vuole che si festeggia l'arrivo e l'anelato weekend con vinello e dolciumi vari. Per chi vuole andare subito a dormire, appuntamento ritardato!

Sabato c'era un buon vento, niente di esaltante, quei 10 nodi massimo che hanno fatto stare tutti bene e han permesso ai più tecnici di non decretare la giornata completamente persa. Si è fatto due bordi da Marina degli Aregai verso Sanremo. La sera, cena dalla Gabry (che di Gabry ormai mantiene solo il nome e parte del menù, ma le facce sono nuove!)... con pochi euro abbiamo mangiato davvero bene e in abbondanza. Peccato per gli assenti.

Domenica, altra musica. Calato il vento, la barca riusciva a tenere i 2 nodi di velocità con 4/5 nodi di vento. Una purga per i tattici, una manna per chi voleva dormire e stare bene: mare calmo, gran sole, tanto che molti di noi sono tornati color salmone... o peggio!

Ritorno con tanto di codazzo fino a Savona e con le ormai abituali perle del lunedì da parte di mio papà, che forse un giorno verranno raccolte e pubblicate in chissà quale forma.

Cosa salverei?
il mare calmo, il geleto di Imperia, le mie due manovre di ormeggio al rientro (Toni dovevi vedermi...), gli spaghetti allo scoglio

Cosa butterei?
il tender da sgonfiare, i vicini minchioni (pensa se leggono...), il russo totale notturno in barca, il fatto che sia già tutto finito!!!


Voi come avete passato il weekend? Riposati? Chi si fa avanti a raccontare?

Un abbraccio a tutti, ci risentiamo presto,
con affetto,
Marco

Eccomi tra i blogger!

Ebbene sì,
dopo qualche mese per capire cosa fosse un blog, dopo un milione di persone che l'han fatto prima di me e ai quali chiedo fin d'ora scusa per il plagio, dopo una settimana in cui tutto cambia e tutto si rincorre, dove sembra che una strada si possa aprire ma in realtà questo non ti sarà mai chiaro finchè non ti si chiuderà davanti poco dopo, eccomi qui a tentare la carta... Servirà? Non servirà? Chissà...
Qualcuno mi leggerà, qualcuno si è già sparato all'idea di avere altra logorria da parte di "Iurs" che gira sul web, ma (dico io), chissene.fr, anche solo per raccontarvi cosa faccio sulla tazza del cesso in quel di Israele, credo ne valga la pena.

Sono qui non per autocelebrarmi ma per "portarvi con me". Il mio cervellino malato si sta già facendo mille pippe su come scrivere, quanto scrivere, se dire parolacce, se pensare alla nonna quando scrivo o se pensare all'ultimo dei fetidi che ormai sa bene di che pasta sono fatto... Alla fine scriverò come mi viene. Pungente, poco corretto, svarionando di tanto in tanto. Siate clementi nei commenti :-) Siamo solo io e le mie idee, non facciamo male a nessuno! (Forse)

Dicevo, vi vorrei portare con me. Dove? Eh, questo in realtà non lo so neanche io tanto bene. Diciamo che per ora posso portarvi al massimo in Israele. Che ci vado a fare? Al Poli la chiamano STSM, Short Term Scientific Mission. Questo mini periodo all'estero come studente in visita (circa 3 settimane) si preannuncia avere tutti i crismi di una missione seria: c'è un prof. che mi ospita, c'è un centro di ricerca, c'è il benestare del mio advisor (che non è proprio il mio advisor ma è un angelo che mi aiuta, col quale collaboro e che mi salva le chiappe in molte situazioni in cui la mia irruenza prende il sopravvento...) , c'è un progetto al quale lavorare... Cosa ne verrà fuori?

Scopritelo nei prossimi post!
Ciao ragassuoli, vi abbraccio tutti,
Marco