Quinto giorno a Praga!

Carissimi,

volendo dar seguito all'illazione del prode Giulio, secondo il quale dalle foto si vedrebbe un mio gonfiarmi repentino, sono qui a giustificare la quantita' di cibo ingurgitato con le lunghe, estenuanti e pertanto energeticamente provanti, camminate alle quali Paola mi sottopone!

Ebbene, volendo parlare di camminate, stamane possiamo raccontarvi di aver fatto molti kilometri, ma senza stancarci. Dopo una notte passata ad imprecare contro 3 sgualdrinelle sedicenni appena arrivate, che hanno scambiato il silenzioso (fino a ieri) ostello per una discoteca e pertanto tenuto musica alta in camera fino all'una, ora in cui hanno deciso di recarsi (pressoche' nude) nella discoteca qui vicino al ponte, dopo dunque una notte di questo genere (perche' altro casino si e' sentito al loro rientro verso le 6, con porte sbattute e risa da ubriache), ci siamo svegliati (o meglio, ci siamo alzati) di buon'ora perche' avevamo in programma alcune visite dai tempi serrati, che pertanto non permettevano perdite di tempo.

Fatte fuori le ultime crostatine e gli ultimi intruglietti che siamo riusciti a farci grazie al bollitore, scendiamo per strada alla volta del ponte Carlo, direzione Palazzo Reale. L'ascesa mi fa sudare e il leit motiv della maglietta fradicia mi accompagnera' per il resto del giorno! Visitiamo pertanto con la dovuta solerzia il palazzo reale e quanto ci rimane da visitare da ieri (sensazionale che qui i biglietti valgano due giorni, in modo da poter fare tutto con la massima calma), per poi catapultarci verso il ponte Cechov perche' alle 12.00 parte la crociera tanto sospirata.
Dovete sapere che rincorriamo questa crociera da giorni: volevamo inizialmente fare quella di sera, ma ogni sera qui ha sempre diluviato. Oggi ci siamo impuntati sul fare almeno quella a pranzo. Prendiamo il biglietto e mai danaro fu ben speso. Sebbene il pranzo a buffet lasci il tempo che trova, la crociera si rivela dolce e romantica, permettendoci di assaporare una Praga differente da quello che normalmente si vede. Poco ci hanno scomposto le gocce di pioggia, che abbiamo salutato seduti su una panca del battello scoperto, sotto il nostro pratico ombrellino arancione, regalo e ricordo di cari amici politecnici!
Conclusa la crociera, durante la quale aveva pesino fatto capolino il sole, ci siamo diretti al ponte Carlo per comprare un souvenir che potrete trovare un giorno in casa nostra... Non facciamo in tempo a sceglierlo e comprarlo che viene giu' il finimondo. Di corsa sul ponte Carlo, mentre ci si affretta verso casa, Paola e' intenta a difendere dall'acqua il prezioso souvenir, infilandoselo sotto la maglia: con una mano tiene l'ombrello, con l'altra la borsa, la pioggia aumenta sempre piu' e si sente pure dire da Marco "Presto, presto! Passami la macchina fotografica!"... La risposta data non si puo' qui ripetere! Infine guadagniamo finalmente casa, mentre la solita maglietta di Marco, gia' provata dal sudore della mattina, si prende tutta la pioggia possibile e immaginabile, soprattutto perche' lo sciagurato, incurante del nubifragio che si sta abbattendo su di lui, continua imperterrito a scattare foto! Per fortuna l'ostello e' a 30 metri dal ponte, quindi siamo salvi in breve!

Passeremo il pomeriggio a leggere e a dormire, data la notte brava (vissuta a danno nostra da altre...)
Tre chicche in questa giornata sono:
1. la mattina presto, prima di uscire alla volta del palazzo reale, Marco ha l'idea idiota di spostare lo stendino (sapete quello con le due ali che si aprono) contro la porta delle 3 di cui sopra, con una delle due ali appoggiate alla porta. Ci saremmo crogiolati per il resto della giornata al pensiero che, alla prima che avrebbe aperto la porta, le sarebbe caduto in testa il braccio dello stendino. Al ritorno abbiamo lanciato sguardi in cerca di bernoccoli, ma il phard era troppo spesso su ognuna per scovarne minima traccia.
2. La seconda e la terza chicca riguardano Paola. Stamattina, Marco si sveglia premuroso e prepara la colazione per entrambi. Si avvicina al letto per svegliare dolcemente Paola la quale, dopo una notte passata a dormire con i tappi per contrastare il russo di Marco e il baccano delle 3 broccole-col-bernoccolo, pensa bene di sollevarsi energicamente e sbattergli il piumone addosso, facendogli la doccia di caffe' caldo. Il self control di Marco qui guadagna immantinentemente 10000000 punti.
3. L'ulteriore chicca della signorina Oss Emer avviene al suo risveglio dopo un pomeriggio di sonno, quando, ancora nel dormiveglia, farfuglia una frase senza un apparente senso ad un Marco lettore del suo romanzo di mare. Premuroso Marco gli si avvicina a 40cm circa con la faccia pensierosa e interrogativa, accennando un "Eh?", quando Paola schiude gli occhi lanciando un urlo terrorizzato, neanche avesse visto la faccia di ET vestito da carnevale. Marco fa un balzo indietro imbracciando una calibro 38, deciso a farla (Paola) finita, quando il self control si rifa' avanti, guadagnando in un istante altri 10000000 punti di benemerenza!!!

Il resto della serata si trascorre alla ricerca di souvenir (secondo la versione di Paola) e alla ricerca di psicofarmaci per Paola (secondo la versione di Marco). Finito il giro perlustrativo, si prova l'ultimo locale, molto informale e dall'ottimo menu', nel quale Paola ormai da' prova di saper bere birra senza storcere il naso e Marco (con l'aiuto della PsicoPaola) che dichiara guerra con vittoria (alata) ad una mezza anatra con crauti dal sapore di-vino!

Concluso il romanzo (Marco), calmati i nervi (Paola), entrambi ci si ritira per deliberare!

Un abbraccio,
PsicoPaola & il suo PsicoFarMarco

Quarto giorno a Praga!



Carissimi,

la giornata inizia tardi: forse Marco ha sognato tutta la notte grigliate di carne e boccali di birra e non ha smesso un minuto di russare, a discapito di Paola che ha dovuto recuperare almeno qualche ora di sonno la mattina, mentre il riposato Marco leggeva le esternazioni di Domenech.
Stancamente verso mezzogiorno ci si avvia su ponte Carlo, verso la chiesa di San Nicola (un'altra), dal barocco bello e sfarzoso.
Vista l'ora non perdiamo l'occasione di infilarci in uno scantinato dal nome invitante (Steak House), con l'obiettivo di rendere ancora piu' difficile la salita pomeridiana al castello.
Pagato il conto rigorosamente cash, entriamo nei giardini reali, e attraverso viti e roseti, raggiungiamo il castello vero e proprio (che non visiteremo). In realta', grazie ad un biglietto cumulativo che dura due giorni, possiamo visitare la stupenda chiesa di San Vito, il convento delle monache (ormai sede di una mostra di manierismo boemo) e la parte di storia del castello!
Ci riserviamo per domani il secondo round: ovvero castello e annessi!!
Appena usciamo inizia a tuonare e a piovere fitto. Siamo su una collina, a un buon chilometro da qualsiasi riparo: mettendoci l'anima in pace e con due mini ombrelli, ci muoviamo verso il fiume, sul quale avevamo una mezza intenzione di fare una gita in barca. Anch'essa rimandata a domani!
Ci concediamo allora un'ultima corsa verso un souvenir che noterete adornera' la nostra casa e proviamo un nuovo ristorante. Sara' gradita la zuppa calda (quasi fosse Natale, mentre e' il 10 agosto, quindi auguri a tutti i Lorenzi) e uno stinco di porco da condividere, cucinato in birra scura, che non si rifiuta mai a nessuno!!!

Barcollanti e fradici si torna a casa e, prima di ritirarci per deliberare, un pensiero a tutti voi che ci seguite da lontano e che non vedevate l'ora di leggere queste righe sconnesse!!!

Un abbraccio,
Paola & lo stinco
Marco & la zuppa

Terzo giorno a Praga



Carissimi,

eccoci di nuovo a raccontare le nostre peripezie! Oggi siamo stati in giro per le vie della Citta' Vecchia. Dopo un caffe' di dubbia qualita' (nonostante tu lo chieda short e loro ribadiscano "piccolo!", te lo portano very long), i nostri passi ci conducono in una piazza vertiginosamente bella nella quale visitiamo a rotazione il municipio (con l'orologio astronomico e la torre), la chiesa di San Nicola e il tempio di Tyn. Chicca di questo giorno e' l'assoluta incapacita' di Paola di ascoltare le spiegazioni della guida, mentre e' intenta a fare foto! Si perdera' molte notizie su Kafka (pallosissime per la verita'...) e molto altro!
Il pomeriggio volgera' al brutto tempo, quindi, per evitare di bagnagnarci, diveniamo ferratissimi in merito a calici/bicchieri e cristalleria (i negozi di cristalli di Boemia qui abbondano). Sa mai che potra' esserci utile un giorno...

Dopo una lunga passeggiata, alla ricerca di scorci significativi, nel tardo pomeriggio il nostro lettino ci accoglie per un pisolino ristoratore, fino al momento di ritrovare un gradito vecchio amico: il pub Rudolfinus che avevamo provato la prima sera!
Questa sara' la volta di una grigliata mista di carne, che non ha nulla a che invidiare a quella di Valdellatorre!

Torniamo strisciando a casa, per leggere un po' mentre Marco lottera' ancora con 4/5 corse al bagno notturne, dovute alle due birre necessarie a buttare giu' la cena!!

Ritirandoci per deliberare, vi abbracciamo con affetto,

Paola & Marco

Secondo giorno a Praga




Carissimi,

la giornata oggi e' iniziata molto tardi e lo stinco di porco ancora e' ben presente nella mente e nel corpo!
Paola oggi ha il compito di guidare la ciurma verso il primo vero giro di Praga. Destinazione: quartiere ebraico!
Nonostante il caldo insopportabile, i nostri occhi sono affascinati dalle case, dalle facciate spettacolari, sormontate spesso da tetti con guglie e mansarde. Il nostro obiettivo e' di visitare la sinagoga piu' importante della citta' e il famoso cimitero ebraico! Facendo il primo biglietto, pero', scopriamo che abbiamo diritto di visitare una serie di altri luoghi del culto ebraico... e allora inizia il tour! Marco si e' dovuto mettere la kipah in ognuno di questi luoghi. Il piu' interessante di tutti e' stato certamente il cimitero, dove un ammasso di lapidi con iscrizioni ormai cancellate dal tempo ricordavano un po' il Pere Lachaise di Parigi.

Dopo un pranzo veloce, logorati dal lungo cammino, ci dirigiamo verso un grande magazzino per fare qualche acquisto: troviamo delle camicie a 60 corone... un rapido calcolo (2 euro) ci fa capire che potremmo sbilanciarci a prenderne una dozzina!
Usciamo dal supermercato con due camicie nuove di pacca, qualche bottiglia di liquidi da bere, due gelati e delle merendine ("...per quando ci viene fame!" Paola dixit).
Non stanchi del giro svolto, ci avventuriamo sul lungo fiume, dal quale deviamo per un museo insolito: strumenti di tortura medioevali! Fieri di questa parte di storia della chiesa (???), ci ritiriamo per riposarci in camera!

La sera ci vedra' ospiti di un ristorantino dalla cucina sopraffina ( http://uzlatehotygra.cz/uvod.htm) e protagonisti di un'ultima passeggiata, mentre il tempo comincia a rinfrescare, grazie a qualche goccia di pioggia!

Vogliamo pero' lasciarvi con una massima, che ha lasciato tutti di stucco. Paola si cimenta nell'inglese, ordinando addirittura "two coffee" alla cameriera. Corretta bonariamente da Marco sulla mancanza della 's' plurale, impertinente risponde: "Ma tu in italiano, mica ordini due caffi'!"
Di fronte a cotale sfoggio di saggezza, nulla puo' il pover'uomo, che, anche questa sera, decide di ritirarsi per deliberare!!!

Un abbraccio a tutti,
Marco & Paola (caffi')

Primo giorno a Praga



Carissimi,

dopo il ritorno da Israele, una scuola di dottorato a Bressanone (che non sono mai riuscito a raccontare) e il temuto (ma bellissimo) Campo di Gruppo, finalmente l'agognata vacanza!
E' con sommo piacere che condivido con l'esimia Paolina la stesura (a doppia mano, immaginate il casino nel dover digitare una lettera ciascuno :-)) dei prossimi post da Praga!!!

La vacanza ha finalmente avuto inizio stamattina, quando alle ore 11 circa, ci mettiamo in viaggio per Milano Malpensa. Mai la fida 147 si e' presentata tanto vuota: la tirchiaggine ci porta a comprimere i nostri bagagli in due miseri zainetti da portare con noi sull'aereo, visto che con l'Easyjet trasportare il bagaglio in stiva costa ben 15 euro!!! ... per poi farcelo perdere, come si sente in questi giorni!!!
Arriviamo puntuali, ma la fila per il check-in di circa 1 ora e il cambio valuta, il controllo sicurezza e quello passaporti di un'altra ora e mezzo, ci fanno arrivare per ultimi all'imbocco del gate, quando gia' stavano annunciando i nostri nomi! Che figura di m...
Ci imbarchiamo, i posti a sedere non sono vicini, ma saremo divisi dal corridoio. Questo conservera' (durante il decollo, i vuoti d'aria e l'atterraggio) intatta la mano di Marco, altrimenti stritolata dalle unghie dell'impaurita Paola!
Il volo vola in un attimo e a Praga non dobbiamo neanche aspettare i bagagli. Usciti dall'areoporto cerchiamo di capire come fare due biglietti del pullman: ci sono 8 tariffe diverse tutte scritte in ceco, e le macchinette accettano solo monete mentre noi abbiamo banconote da 10 volte tanto! E' li' che scatta il colpo di genio di Paolina: abbiamo trovato un distributore di bevande che accetta sia corone che euro, noi infiliamo euro e riceviamo corone di resto!
Preso il bus 119 e, di seguito, la linea 1 verde, ci troviamo nel centro di Praga, vicini a Charles Bridge che passa sul fiume Moldava, Vistola o Elba... ancora non avevamo capito bene di quale si trattasse. Marco ipotizzava anche il Nilo, ma non ci avrebbe scommesso la sua Alfa... (meglio per lui...)! Dopo qualche peripezia per trovare l'ostello (secondo l'ufficio informazioni non esisteva un ostello con questo nome!), tutti sudati e accaldati ci ritroviamo davanti ad un portone in legno! Ci accoglie una ragazza che ci porta al terzo piano (senza ascensore), dove, in una mansardina tutta ristrutturata, ci attende la nostra camera! Il luogo e' confortevole, pulito, nuovo. La stanza ha gli abbaini e sulle pareti si stende un cimitero di insetti spiaccicati dai precedenti inquilini. Si vedono i tetti delle altre case in lontananza e c'e' il bagno in comune con vasca e lavatrice. La useremo mai?? Mah! Siamo nel pieno centro di Praga a due passi da Charles Bridge e abbiamo uno stupendo bollitore in camera, il tutto ad un prezzo irrisorio: cosa vogliamo di piu' dalla vita? DORMIRE!!!!

Dopo un sonno ristoratore, la pancia inizia a richiamare la nostra attenzione, ormai insoddisfatta del misero panino ingurgitato a Malpensa! Chiediamo consiglio su un posto tipicamente ceco e ci ritroviamo in una bettola: Rudolfinum House. La serata, come testimoniano le foto, prevedera' un veloce assaggio di insalata, mentre sulla distanza realizza i piu' reconditi sogni di Marco: uno stinco di porco accoltellato da sapienti chef fa la sua comparsa sul desco, scelto a caso da un menu' assolutamente incomprensibile. A Paola e' toccato in sorte uno spezzatino di vitello con il gulash, piatto certamente piu' pertinente al tipo di persona!
Insomma, al grido: Lasciate ogni speranza voi dietologi... ci facciamo sotto e il risultato finale, bisogna ammetterlo, e' a favore dello stinco di porco, che resiste ai ripetuti attacchi di Marco, il quale deve desistere di fronte all'ennesimo anfratto colmo di carne che gli si para davanti sollevando l'ultimo lembo di pelle!!
Unica consolazione e' il doppio boccale di birra Urquell, che viene a costare meno dei due bicchieri di acqua di Paola che, tirchia com'e', sta pensando di convertirsi all'alcool pur di risparmiare 10 corone!!!

Stremati dal cibo, ci si ritira per deliberare!!!
Un abbraccio a tutti,

Marco & Paola