Il tonno!




Carissimi,

questo post e' un elogio a tutti coloro che mi hanno insegnato direttamente o indirettamente a cucinare! Quanto vi sono debitore?
Ebbene, mi rivolgo in particolar modo alla zia Concita, alla nonna Graziella e a mio padre, che conoscono bene la soddisfazione di far leccare i baffi alla gente con un buon piatto di tonno!

Torno a casa stanco morto, sono le 9pm passate e la casa e' deserta (se non fosse per i gatti, ma non mi rivolgono parola)... aprendo il freezer mi viene tra le mani quel trancio di tonno (surgelato, purtroppo...) che ho comprato l'altro giorno! Poi, voltando lo sguardo sulla porta del freezer, non vado a imbattermi in un pacco di peperoni congelati, gia' tagliati a filetti?
Chiedo in prestito (mentalmente) qualche peperone, non essendo miei... e, detto fatto, metto tutto in padella, guarnendo opportunamente e semplicemente con sale, olio e salsa di pomodoro, e faccio andare a fuoco lento!

Il risultato e' a dir poco sublime! I gatti svengono dal profumo e io assalgo il prelibato banchetto, corredando con del buon rosso (che, su un tonno del genere, non stona assolutamente)!
Le foto parlano piu' di mille parole!
Per concludere? Due ciliegie, gentilmente offerte dai coinquilini!!

Un abbraccio per chi si appresta ad iniziare la giornata, una buona notte a me che, finalmente, mi conquisto il caldo letto!

A presto,
Marco

Lab



Carissimi,

con la fotocamera mi sto sbizzarrendo! Oggi ho fotografato qualche particolare per strada e poi l'ufficio. Ci tenevo a mostrarvelo!

La settimana e' iniziata con una raffica di meeting. Interessanti, perche' qui ci si incontra, si mettono in comune un sacco di idee, si collabora. Le persone ti coinvolgono, vogliono sapere su cosa lavori e ti raccontano del proprio. Mi piace l'ambiente perche' non e' cosi' competitivo come pensavo. So che in altri centri di ricerca si fanno le scarpe ogni giorno, mentre l'atmosfera qui e' ben diversa. Questo permette a tutti di lavorare serenamente; personalmente sto studiando abbastanza e sto parlando molto, questo mi permette di sciogliermi dal punto di vista linguistico e anche di dare delle buone basi a quanto mi accingo a sviluppare teoricamente!

Mentre ieri sera sono stato a casa di Marco (the boss) per cena con altri suoi amici, stasera ho cenato con gli inquilini e ci siamo divertiti un macello. C'e' una ragazza che parla velocissima e il ragazzo che prova a ripetermi le cose piu' piano. Poi vogliono che gliele traduca in Italiano. Si e' parlato di tutto, dal traffico di SF alla pericolosita' delle onde del cellulare! Insomma, per ogni argomento che si affronta, c'e' sempre qualche parola nuova che imparo! Che bello!!!

Bene, e' giunta l'ora di andare a dormire!
Un caro abbraccio a tutti voi,

Marco

La casa e il weekend!



Carissimi,

finalmente trovo il tempo per scrivere un nuovo post. Riassumo brevemente quel che e' accaduto in questi giorni!
Lavoro, lavoro, lavoro...
Giovedi' sera sono andato all'incontro con gli adulti della comunita' parrocchiale. Abbiamo fatto un momento di riflessione sulla Parola. E' difficilissimo discutere di argomenti religiosi senza averne il vocabolario! Si e' parlato di croce e sofferenzae abbiamo concluso con la compieta! Poi padre Charlie ci ha portato a cena fuori. Veramente uno in gamba e gente stra-piacevole!
Venerdi' sera sono andato al cinema; ho visto No country for old man. Non ve lo racconto, pero' vi assicuro che e' stato un gran macello capirlo. Mi hanno spiegato che, essendo girato in Texas, non potevo aspettarmi accento piu' difficile da capire. Questo un po' mi consola, perche' invece A bucket list l'avevo capito molto di piu' (sto regredendo?)
Sabato ho passato gran parte del giorno a Pleasant Hill, una cittadina tranquilla dove ho avuto la possibilita' di trascorrere del tempo con Lisa e suo marito. Due persone amabilissime, che mi hanno portato da Fry's (negozio di elettronica), dove ho potuto acquistare la tanto agognata macchina foto, e a mangiare la vera bistecca americana! Ah, non potete capire che piacere, che gusto, che morbidezza! Penso che cerchero' presto di fare il bis!
Ritornato a casa, mi sono messo a giocare con il mio nuovo giochino ed ecco a voi le foto della casa. Si parte dalla via in cui abito (show di case attigue e auto), per poi immergersi nell'atmosfera di questa graziosa casa in stile vittoriano.
Domenica tranquilla, passata a casa a riposarmi (tempo non clemente) e stasera ospite a casa di Marco (il mio capo), non prima di esser andato a Messa e poi a salutare i ragazzi della Newman, la parrocchia che frequento!

Un caro abbraccio a tutti,
attendo sempre con ansia i vostri commenti,
buon inizio di settimana a tutti,

Marco

Messa degli Studenti & Bucket List

Cari fedelissimi,

grazie per i commenti che ricevo: e' bello sentire che un sacco di gente mi e' vicina! Sto finalmente scrivendo da casa! L'ho trovata, mi sono sistemato, ma questa storia ve la raccontero' con calma!
Ora vorrei raccontarvi due cose a cui tengo particolarmente: spero che tutti arriviate fino alla fine e diate il vostro contributo.

Domenica sera: Messa degli studenti
Ieri sera sono stato alla Messa delle 5pm nella chiesa di Newman Hall. Ho scoperto che e' la chiesa alla quale fanno riferimento gli studenti cattolici di UCB. Mi ha fatto piacere ritrovare lo stesso cerimoniale delle Messe italiane, mi ha fatto piacere cantare qualcosa di diverso, mi ha fatto piacere percepire alcune differenze, che non manchero' di descrivere meglio. La cosa interessante pero' e' successa dopo Messa: alle 6pm di ogni domenica gli studenti si incontrano per condividere la cena e qualche chiacchiera. Questa settimana ricomincia il semestre, quindi la chiesa e la comunita' di studenti si sono finalmente ripopolate, dopo qualche settimana in cui molti studenti erano tornati a casa propria!
La cena e' stata divertente, inizialmente per pigrizia non ero propenso ad andarci, avevo timore di capire ben poco e di stare in un angolo per gran parte del tempo. Siccome pero' il Signore ti aiuta quando tu ci metti almeno un po' di buona volonta', ecco che alla fine della serata mi son ritrovato ad aver mangiato buoni spaghetti, ad aver conosciuto alcuni ragazzi americani molto simpatici, e ad aver incontrare Davide, un ragazzo italiano che studia qui. Lo ringrazio perche' mi ha spiegato molte cose, si e' dimostrato molto disponibile!
Inoltre, ho scoperto che i ragazzi laureati (per esempio i PhD o i postdoc) si trovano ogni giovedi' sera per una specie di lectio divina. Nonostante sono anni che sogno il giovedi' sera libero :-) credo che prendero' l'abitudine di andarvi per capire che approccio hanno. Il parroco (Reverendo Charlie) mi e' sembrato uno davvero simpatico e con una buona apertura, staremo a vedere.

A bucket list
L'altro argomento di cui vorrei parlarvi e' tratto dal film che sono andato a vedere sabato sera: A bucket List, con Morgan Freeman e Jack Nicholson! Uscira' in Italia il 25 gennaio col titolo: Non e' mai troppo tardi.
Il film narra di due persone, molto diverse nella vita, ma accomunati dal fatto di essere malati terminali di cancro che dividono la stessa stanza d’ospedale. I due si ritrovano a scrivere una lista delle cose che avrebbero voluto fare nella loro vita ma che non sono riusciti a realizzare e decidono di fuggire dall’ospedale per un viaggio on the road in cui le metteranno in pratica.
Non voglio parlare del lato drammatico del film. Piuttosto, sono sicuro che ognuno di noi ha una lista di desideri, di speranze, una lista di cio' che vorrebbe ancora fare o vorrebbe vedere realizzato! Vi piacerebbe condividerla?
La mia percezione e' che le persone facciano fatica a sognare, vuoi per disillusione o vuoi per mancanza di fantasia. Possiamo provarci insieme, potrebbe essere utile per chi capita da queste parti!
Riporto, a partire da oggi, l'elenco dei desideri di tutti. Potrete scrivermi la vostra lista nei commenti del post o via email, la pubblichero' quanto prima! Ditemi se volete mantenere l'anonimato o se volete firmarvi! Scrivetemi anche a piu' riprese, man mano che vi vengono nuove idee. Inoltre, se un desiderio si realizza, scrivetemelo, aiutera' la gente a credere nei sogni!!

Enjoy!
Marco


Our list:
- (Marco) Mi piacerebbe, dopo il dottorato, trovare un lavoro divertente, che metta in risalto le mie capacita'. Vorrei continuare a fare ricerca o qualcosa di collegato. Dove? Torino! Presso cosa? Non importa, ovunque paghino dignitosamente e mi apprezzino per cio' che sono e per cio' che posso rendere!
- (Marco) Vorrei trovare il coraggio di buttarmi con il paracadute.
- (Marco) Vorrei vedere le mie nonne in forma per ancora parecchi anni!
- (Marco) Vorrei combinare qualcosa di buono qui e, nel contempo, visitare posti e vivere esperienze emozionanti!
- (Marco) Vorrei che la gente fosse capace di dialogare davvero.
- (Marco) Vorrei che mio cugino superasse gli ultimi esami per potersi laureare!

- (Fil) Vorrei che mi cugino vivesse sei mesi straordinari li negli State..e che ritornasse con ancor piu' carica e piu' voglia di vivere questa vita unica sino ora
- (Fil) Vorrei che la nonna vivesse ogni giorno sino l'ultimo giorno per come lo sta vivendo ora e che arrivasse a vedere i matrimoni di entrambi i suoi nipoti
- (Fil) Vorrei laurearmi e trovar un lavoro che mi paghi dignitosamente senza problemi nell 'arrivar a fine mese e che mi permetta di divertirmi e non solo di farlo per la pagnotta
- (Fil) Vorrei che la mia FAMIGLIA restasse sempre cosi unita e cosi unica nel suo genere
- (Fil) Vorrei che questi miei desideri si realizzassero al piu presto e sopratutto che solo il sognarli mi possa aiutar a viver meglio ogni giorno della mia vita
- (Fil) Vorrei un Messina ancora in serie A al piu' presto o nei prox anni in modo da portar mio figlio in curva e provar le stesse emozioni che ho provato io piu' di 20 anni prima... emozioni che solo un pallone che rotola su un prato verde puo dare....

- (Gianmy) Vorrei capire la differenza fra router e modem.
- (Gianmy) Vorrei girare al Nurburing e a Laguna Seca.
- (Gianmy) Vorrei un lavoro da imboscato.
- (Gianmy) Vorrei andare d'accordo con me stesso.
- (Gianmy) Vorrei tanta salute per me e per i miei familiari e amici.
- (Gianmy) Vorrei mangiare un kilo di salatini.
- (Gianmy) Vorrei sempre trovare parcheggio.
- (Gianmy) Vorrei vedere due donne fare sesso.
- (Gianmy) Vorrei un mondo con più persone serene.
- (Gianmy) Vorrei guidare come Colin McRae.
- (Gianmy) Vorrei scalare tutte le montagne del mondo.
- (Gianmy) Vorrei essere più paziente.
- (Gianmy) Vorrei capire,anche solo per una volta,come pensa una donna.
- (Gianmy) Vorrei lanciare il pc fuori dalla finestra.
- (Gianmy) Vorrei essere meno pigro.
- (Gianmy) Vorrei una moto.
- (Gianmy) Vorrei volere un po meno di cose perchè potrei andare avanti per troppo tempo.
- (Gianmy) Vorrei capire come si lascia un commento.

- (Alessia) Vorrei laurearmi e trovare un lavoro che mi permetta di vivere dignitosamente, mi gratifichi e possa essere d'aiuto a tanta gente(chiedo troppo eh!?)
- (Alessia) Vorrei sposarmi e costruire una serena e felice famiglia,
- (Alessia) Vorrei che mia nonna continuasse a stare bene per tanto tempo;
- (Alessia) Vorrei che mio cugino trascorresse dei bellissimi mesi negli Usa x tornare pieno di carica da mettere nel matrimonio con Paola :)
- (Alessia) Vorrei che ognuno si prendesse le proprie responsabilità e il proprio impegno senza "scarica barili", vorrei che le persone si rendessero più conto e ringraziassero il Signore per quello che hanno senza cercare sempre la felicità altrove.

- (Carola) Vorrei fare rafting
- (Carola) Vorrei provare la tavola sulla neve
- (Carola) Vorrei non avere mai alcun problema economico
- (Carola) Vorrei essere più coraggiosa
- (Carola) Vorrei essere meno impulsiva, nonostante la mia razionalità a livello mentale sia ben salda... il difficile è esserlo in pratica!
- (Carola) Vorrei (in risposta a Gianmy) entrare nella testa di un uomo e capire come pensa
- (Carola) Vorrei sentirmi l'unica nella testa di quel furbo almeno per un po'
- (Carola) Vorrei dire cose che non ho detto al mio primo amore... PLATONICO... ci sarebbe da ridere!
- (Carola) Vorrei andare in Africa, in Asia, in Nord Europa, in Sud America, negli USA, in Canada... (Comewhere else, my dear?? M.)
- (Carola) Vorrei fare il mio viaggio della memoria
- (Carola) Vorrei andare a fare volontariato all'estero (sono molto presa dall'india ultimamente...)
- (Carola) Vorrei essere sicura di me
- (Carola) Vorrei,quando lavorerò, potermi permettere di prendere e partire ogni week-end con la mia macchinina
- (Carola) Vorrei imparare e conoscere il più possibile
- (Carola) Vorrei rivedere David (in primis), Pablo, Pauline, Sophie, Mathilde, Noemi
- (Carola) Vorrei andare a mangiare in un agriturismo in Sardegna
- (Carola) Vorrei dormire in tenda in montagna di nuovo...
- (Carola) Vorrei rifare la comparsa in un film
- (Carola) Vorrei andare in moto nel deserto
- (Carola) Vorrei innamorarmi di ogni cosa del mio eventuale partner
- (Carola) Uellà...ne vorrei di cose...posso sempre aggiornare no? (Of course... M.)

Sabato mattina al supermercato!



Carissimi,

oggi e' sabato, il Lab e' chiuso e pertanto ne ho approfittato per alcune commissioni. Mi avevano parlato di un bel posto pieno di grandi magazzini di ogni genere e pertanto, come capita spesso il sabato mattina anche nella vita torinese, mi ci sono recato per fare compere!

Da Downtown Berkeley, ricordatevi di prendere la BART verso Fremont (non verso Pittsburg) e scendete a McArthur. Da li' potete prendere il bus 57, oppure aspettate la navetta che gratuitamente porta fino a Emeryville. Giunti nel posto, una spianata di parcheggi circondati da edifici simil hangar vi dara' il benvenuto! Troverete un supermercato di alimentari, una specie di Brico enorme con ogni diavoleria per la casa, un grande magazzino solo dedicato ai bambini, uno solo per gli animali, uno solo dedicato a fiori/bricolage/cancelleria/quadri/arte, uno dedicato allo sport (tipo Cisalfa) e, infine, Best Buy, una sorta di Mediaworld in grande stile. Prezzi buoni, ampia scelta!

Ho girato come un bambino tutta la mattina, facendo qualche foto ai reparti piu' strani che, per le diverse abitudini, non si trovano con facilita' in Italia. Ad esempio, noterete nel magazzino dello sport i reparti relativi al baseball, al golf o al football americano... oppure troverete divertente avvistare da lontano una distesa di pennelli per dipingere, senza parlare degli amplificatori per auto, dei subwoofer o degli schermi immensi e ultra piatti.

Sembrano lontani i tempi del mercato dei beduini... a volte pero' mi chiedo quali merci risultano alla lunga essere piu' salutari!


Vi lascio con alcuni indirizzi utili o interessanti:
- il website degli scout della baia di SF
- un sito che raccoglie informazioni sugli scout americani
- quello della Chiesa Cattolica che si trova vicino UCB (University of California - Berkeley). (Probabile che domani ci faccia un salto!)



Buon weekend a tutti,
un caro abbraccio,

Marco

Profumi & Odori

Ogni luogo ha un suo odore, puo' piacere o meno, ad ogni modo lo caratterizza.
Sono tre giorni che rifletto sugli odori e sul profumo.
Sono tre giorni che nel mio naso c'e' l'odore di Berkeley. Non so se e' l'odore della terra americana, non so se lo trovero' in qualche altro luogo americano che andro' a visitare: sta di fatto che e' un odore estremamente caratteristico che impregna ogni singola strada di questa citta'.
Giro a piedi, all'aperto, al chiuso, in BART, sui pullman, in albergo, in ufficio: c'e' sempre lo stesso odore.

Ma che odore?
Eh, mica e' tanto facile a dirsi: se scendeste in Sicilia, facilmente riuscireste ad abbinare il profumo dell'aria con quello della macchia mediterranea... se camminaste con spirito di sacrificio in C.so Vittorio, subito abbinereste l'odore dell'aria al salubre smog torinese, oppure se dovesse capitarvi di camminare tra le vie di Torino di sera, istantaneamente vi sembrerebbe di stare davanti ad un caminetto che non tira bene (qualcuno ha mai avuto questa sensazione, oltre me? Ringraziamo i riscaldamenti dei condomini che vanno ancora a carbone...)
Pero', cari miei, caratterizzare questo odore e' molto piu' difficile!!

Ci sono due componenti fondamentali e nessuna delle due e' lo smog!

Avete mai annusato un oggetto fatto in vetroresina? No? La vetroresina ha un odore dolciastro, sembra quasi vaniglia, ebbene l'odore che sento e' composto almeno dall'odore di vetroresina.
Il secondo odore lo abbino con certezza alla macchia mediterranea: potrebbe essere il finocchietto selvatico!
Odori pungenti e piacevoli presi singolarmente, strani nel loro mescolarsi!

Immaginatevi per un momento di camminare per le vie della vostra citta' o del vostro paese e avere costantemente un finocchietto vanigliato vicino... Non vi disturberebbe un pochetto, tanto da farvi stringere un po' le chiap...? Va bene, la smetto; lungi da me l'essere scortese o, peggio, discriminante!

Scriveva Süskind ne Il Profumo:

"Ha una forza di persuasione
più convincente delle parole
dell’apparenza del sentimento
e della volontà.
Penetra nei polmoni
ci riempie
ci domina totalmente
non c’è modo di opporsi".

Tanto risultano veri questi versi che sono convinto che questo profumo presto mi inebriera' e diventera' parte di me, cosi' come lo e' per coloro che qui lo vivono da tempo!

Vi lascio con una domanda, mi auguro di trovare tante risposte, anche semplici, senza troppe pretese, ma sincere: qual e' l'odore (o il profumo) che vi strega e al quale non sapete opporvi?

Buona notte,
Markind

Strafalcioni, disattenzioni, figure di merda e cosa strane che mi son capitate!




E diciamolo, quanto e' piacevole fare figure demmerda? Piu' o meno come prendere un pullman in faccia? Si'...
Raccolgo in questo post, che continuero' ad aggiornare nel tempo (quindi ripassateci), tutte le mie gaffe' americane o le cose strane che in Italia mi sognerei di fare!


16/01: Sera: primo hamburger americano corredato da bibita. Pago e metto in un bicchiere sul bancone la mancia. Il bicchiere era quello con cui dovevo prendermi da bere, non il porta mance... Signora, scusi, che me ne da n'altro che questo l'ho usato per la mancia? Graaazie!!!

16/01: Lei, aprendo un conto presso di noi, ha diritto a 150 assegni, li vuole tutti? Mah... 150 possono bastare. (Segue sguardo tra il benevolo e lo sconcertato della bancaria). Il criceto fa mezzo giro e focalizzo: 150 assegni? Signora, scusi... dicevamo degli assegni? Penso ne bastino 50...

16/01: Ogni cosa che tocco in ufficio mi da la scossa. Oggi son gia' saltato 3 o 4 volte, con grassa l'ilarita' dei nuovi colleghi!

16/01: Vado a dormire alle 10:40pm. Mi sono svegliato alle 3:30am. Ho collezionato 19 ore consecutive di attivita' (cerebrale poca, come potete immaginare). Riusciro' domani mattina a svegliarmi un po' piu' tardi? Vedremo! Buona notte!

17/01: Sveglia azzeccata alle 8:30am. Per arrivare alle 9:00am in ufficio faccio le corse: il cappuccino a 99 gradi NON permette di fare le corse........ Doh!

17/01: Oggi pranzo a base di pizza, non male a parte la quantita' spropositata di ingredienti per centimetro quadrato. Dove andiamo a mangiare? Seduti per terra sul pratino spartitraffico di una Avenue...

18/01 Oggi pranzo nuovamente a base di pizza, bellamente scroccata al Wireless Lab accanto al nostro ufficio: questi ogni venerdi' fanno un happy hour e si fanno portare una trentina di pizze che puntualmente non finiscono e mettono in frigo (notare che ogni ufficio e' dotato di cucina completa, il nostro pure), e quindi viva lo scrocco che fa risparmiare dollari e viva l'America sprecona supersize!

18/01: Stasera mentre andavo a guardare una casa mi sono imbattuto nel VERO negozio di Apuh, dei Simpson!! Guardare immagine per credere!

18/01: Stasera a cena: "Signore scusi, lei e' la prima volta che mangia questo piatto?" "Si', si vede?" "Mah, abbastanza, per gustarlo al meglio deve buttare la verdura dentro il riso, altrimenti il riso da solo non sa di niente!" "Ahhh... Effettivamente non capivo l'utilita' di sto riso insipido! Grazie, ne'!"


... to be continued...


Un abbraccio a tutti,

Marco

San Francisco: here I come!




Carissimi tutti,

ben trovati dopo qualche mese di stop. Questo silenzio e’ dovuto al fatto che non ci sono stati viaggi pregni di novita’ di cui parlare, tranne qualche puntata in Sicilia, a Civitavecchia o in barca. Adesso pero’ il salto e’ grande e quindi eccomi qui a iniziare la narrazione.

Ci sarebbe da spendere qualche parolina sulla diffidenza e sulla lentezza degli americani nel consegnare o nel richiedere con tempestivita’ ogni singolo documento dei circa 30/40 necessari per l'espletamento delle pratiche del visto. Supponiamo che questo voi gia’ lo sappiate perche’ in qualche modo informati dal sottoscritto o da chi mi ha seguito da vicino in questi ultimi giorni (da luglio in realta'...), ovvero dal momento in cui abbiamo definito il periodo all’estero a quando ho messo il mio pesante deretano sull’aereo giusto!

Partenza da Torino
La mattina inizia presto, pioggerella noiosa che rende tutto un po’ etereo e sveglia che si fa attendere perche’ gli occhi si aprono prima del dovuto. Sogni confusi di viaggi improbabili di ritorno da una misteriosa guerra: lascio agli analisti qualsiasi interpretazione. Colazione, doccia, caffe’, risposta sms a chi in maniera dolce e inaspettata mi scrive all’alba per augurarmi buon viaggio e poi carico dell'auto per andare a recuperare la santa Paola che ha deciso di sua sponte di farsi la levataccia per autoinfliggersi questo supplizio del saluto aeroportuale che non auguro a nessuno (almeno se ci si trova di qua della barriera dei controlli).

A caselle il check-in e’ breve e indolore, le valigie passano senza superare il limite di peso (siamo stati abbbravi)!
Mi trovo con due valigie piene, sebbene sperassi di mettere meno roba, non solo per una questione di essenzialita’ (sempre poco incline, ahime’), quanto per la poca lungimiranza sulle dimensioni dei bagagli al ritorno. E’ doveroso lanciare subito un appello a questo proposito: chiunque avra’ la felice idea di venirmi a trovare (vitto e alloggio garantiti, purche’ io sappia chi siate :-p), dovra’ rigorosamente venire con il proprio bagaglio non pieno, affinche’ possa caricarsi non solo eventuali souvenirs e amenita’ acquistate, ma anche qualche piccola cosetta che gli/le affidero’ da portare in patria.

Nel giro di un caffe’ e un croissant, quando le lacrime stentano a rimanere salde al loro posto, incontro nell’ordine il prof. Ajmone Marsan e il prof. Naldi, esimi esempi di come il Poli (anzi la Terza Facolta’) sia sempre in movimento!
Il saluto e’ triste per chi lascia e per chi viene lasciato, ma il primo ha una carica indubbiamente positiva che gli permette di sorridere al futuro! Con questo ossimoro di sentimenti nel cuore, varco i controlli e mi trovo nella hall in attesa dell’imbarco. Qui incontro in modo inatteso colui che mi terra’ compagnia per la prima parte del viaggio. Il prof. Roberto Gaudino, altro famoso (per gli addetti ai lavori) esponenti del Gruppo TLC del nostro Dipartimento. Con Roberto ho avuto la possibilita’ di collaborare in qualita’ di rappresentante dei dottorandi nelle varie fasi relative al trasloco che ha interessato e sta ancora interessando il nostro dipartimento. Posso dire che oltre ad essere un ottimo professore per i corsi seguiti quando ero studente, e’ anche una persona disponibile e decisamente cordiale.
Ricordo che tempo fa uno studente anonimo scrisse un commento alla fine di un corso a un docente TLC, tacciandolo di tirarsela troppo, cosi’ come gli appartenenti al suo gruppo di ricerca. Immagino sia intuibile ma non ammissibile un atteggiamento del genere quando si arriva ad avere riconoscimenti in campo internazionale, pero’ mi fa piacere che ci siano ancora dei personaggi che, seppur famosi e validi dal punto di vista scientifico, riescono ad esserlo anche dal punto di vista umano. Non e’ un passaggio scontato, anzi spesso sono due caratteristiche che tendono a respingersi.

[Sono a 36000 piedi da terra e stiamo viaggiando ad una velocita’ di circa 600 miglia orarie sopra Reykiavik. Ma continuiamo con il flashback...]

Il Viaggio
Ho divagato, ve ne chiedo scusa! Il viaggio prosegue quindi in compagnia di Roberto. Si chiacchiera di corsi, di bravi docenti, ci si stupisce della lentezza nell’ottenere il visto, si sorride quando salendo sull’aereo prendo (per leggerla per l’ultima volta per i prossimi 6 mesi) La Gazzetta dello Sport!
Il viaggio passa veloce, poche turbolenze, molte montagne da vedere che spuntano come iceberg da una coltre di nubi che ci accompagna da quando decolliamo fino al confine tedesco, dove sembra che abbiano pagato per far cessare le nubi in concomitanza con l’inizio della pianura (della Ruhr? Foresta Nera? Vecchie reminescenze di quando studiavo tedesco alle medie... In realta’ in geografia sono un po’ una ciofeca!!!)
A Monaco ci si saluta (Roberto continua per Stoccolma) e a me aspettano 5 ore di attesa (11-16) prima del prossimo volo! Trovo agevolmente la strada verso il gate che mi compete (H02) e sulla strada, dopo il classico controllo passaporto, mi imbatto in una Sala di Spiritualita’ Multiconfessionale. I passi mi spingono in quella direzione: entro in una sala quadrata modernissima, dalle pareti nere sulle quali sono riportati dei passi di varie scritture, con alcuni vetri che circondano il tronco scortecciato di un albero. Una strana impressione ma comunque bel posto. Per non scontentare nessuno, hanno scontentanto tutti (hanno pensato di non mettere alcun simbolo religioso, solo l'albero per i panteisti!).
Ci sono molti libri di scritture. Trovo il Vangelo di Luca in 5/6 lingue con la prefazione affidata alla testimonianza di alcuni illustri calciatori in merito alla loro fede ritrovata: si va da Asamoah a Denilson... Che sensazione leggere il testo: una traduzione italiana orrenda, fatta probabilmente da un traduttore automatico dall’inglese (forse la CEI qui pensano sia la Commissione Episcopale Inglese) e lo stesso testo inglese sembrava scritto per un bambino di terza elementare. Insomma, ho pregato a modo mio, evitando di umiliare Luca che tanta cura ci aveva messo nel comporre la sua opera ispirata dal Signore!
Prima di uscire mi attardo a fare due cose: leggo una lettera che i miei genitori mi hanno scritto ieri sera prima di partire, che mi fa capire quanto amore e quanta rettitudine c’e’ nei loro cuori e lascio una dedica nel guestbook del luogo!

[Qui intanto e’ iniziato un film, quindi non so dove siamo, ma supponete di essere dopo l’Islanda che non sbagliate: direzione Nord/Ovest!]

Rimangono ancora 4 ore di attesa che ammazzo leggendo un bel libro sul contro interrogatorio giurisprudenziale di Carofiglio, libro che mi sono regalato tempo fa nella speranza di capire quali potrebbero essere possibili trucchi applicabili nella vita quotidiana per evitare di farsi turlupinare durante una discussione quando capita che “ti rigirino la frittata”. La lettura corre liscia tra un panino e una puntata ai servizi fino all’imbarco: l’aereo che ci ospita e’ enorme, mi cerco la mia fila 51 posto H e accanto a me si siedono un sacco di indiani d’India dal profumo speziato! Inizia il volo con la rullata che sembra al rallentatore rispetto agli aerei piccoli di linea che sono abituato a prendere normalmente. La rotta passa da Dusseldorf, Amsterdam, lambisce Aberdeen, passa sulle Falkland e a nord delle Faeroe Island per proseguire verso l’Islanda. Fuori diventa subito buio e non sarebbe cosi’ se la rotta seguisse un parallelo: ma questa non sarebbe la rotta piu’ veloce, perche’ chi ha studiato navigazione, sa che la distanza minima viene coperta correggendo spesso la rotta per assecondare la curvatura della terra (rotta ortodromica)!

[Sono le 19.35 italiane, sono passate esattamente 3 ore e poco piu’ dalla partenza e quelli della Lufthansa contano di prenderci per sfinimento. Sono gia’ passati con uno snack e da bere, poi con del caffe’, poi con bibite, poi con la cena (vegetariana per me, stile Indiana e non mi dispiace, l'unico problema per il proseguo sono i fagioli...), poi con bibite e poi con super alcolici. Io per ora non ho preso tutto, ma nonostante questo, necessito di andare in bagno!
Cosa succedera’ tra poco? Sicuramente ora devo compilare il modulo I-94 da presentare alla dogana, poi non so... ve lo raccontero’ strada facendo: mi viene in mente quel film “Balle spaziali” , nel quale in una scena viene riproposto quel che e’ avvenuto nel film, finche’ non vanno tanto avanti veloce con la videocassetta che si vedono ripresi in tempo reale.
Non avrete capito nulla, me ne scuso. Comunque, film comico molto poco istruttivo, lo consiglio a chiunque voglia farsi due risate leggere, senza aspettarsi un racconto edificante!
Beh, a dopo, vado in bagno e poi mi guardo il film!!]

Sono passati due film, il primo non ho capito cosa fosse, so solo che parlava di un bambino che diceva di provenire da Marte. Qualcuno mi sa dire il titolo?
Sul secondo sono piu’ ferrato, era Ratatouille, veramente divertente! Il topino che sa cucinare! Grandioso! Sono le 23:15 ora italiana, stiamo volando verso Calgary, sotto la Queen Elizabeth Island e mancano 2241 miglia (4:10 ore) all’arrivo! Fuori ci sono -65 gradi centigradi, siamo a 10900 metri d'altezza e corriamo a circa 995Km/h. Cosa volete sapere di piu’? La cosa divertente e’ che la gente comincia ad essere stanca, ci si muove, si va in bagno che e’ al piano di sotto, si legge in piedi, si prende da bere e da mangiare. Sono al quarto bicchiere di spremuta d’arancia e al secondo di acqua. Li sto impilando uno dentro l’altro nel portabicchiere del sedile anteriore. Mi ricorda tanto Giulio questa cosa!

Stiamo inseguendo il tramonto, prima vi ho raccontato che era notte fonda, adesso di fronte a noi c’e’ un tramonto spettacolare. Troppo divertente questa cosa! Inseguiamo il sole dopo che lui ci ha sorpassati! Tolomeo sarebbe fiero di me! Ora quasi quasi riprendo in mano il libro. Prima l’ho lasciato perche’ il cibo chiamava, ma oltre questo era un momento di forti turbolenze! Ora invece andiamo lisci lisci come l’olio! Stupendo! Il ragazzo accanto a me ha un IPod con schermo e si sta vedendo gli 80 film che si era precedentemente caricato in memoria! Tutta roba legale!!! :-p
Sappiate che tra un film e l’altro ho compilato i moduli che dovro’ presentare alla frontiera per entrare (come se non bastassero quelli che ho gia’ fornito). Tra l’altro mi si chiede se sono portatore di malattie. Ma si puo’? Certo che si, che domande! Mi chiedono anche se ho valori da dichiarare e se ho vegetali o animali con me... Tranne i soliti pidocchi, secondo voi lo devo dichiarare il chilo di caffe’ per la moka, che mi son portato?? :-p
Mancano 4 ore, torno al libro, ci si sente dopo ne’!

In Albergo!
Tutto e’ accaduto cosi’ in fretta... che non ce l’ho fatta a raccontarvi in tempo reale quel che stavo vivendo! Sono le 4am di mercoledi’16 gennaio!
Ieri, quelle “4 ore all'arrivo” sono passate con un altro pasto a base di beef (spezzatino con patate e piselli, l’alternativa era pasta con verdure......), altri cartoni animati e la lettura del libro! Fuori si vedeva un tramonto rosso spettacolare, molto piu’ carico di qualsiasi tramonto abbia finora visto. Il ragazzo accanto a me ha fatto delle belle foto e gli ho lasciato la mia email perche’ me le mandasse. E’ la prima volta che mi capita di viaggiare senza macchina foto, infatti la mia e’ rotta, ne approfitto per cercarne qui una nuova.
La discesa su San Francisco e’ mozzafiato. Scusate se racconto cose che molti fanno abitualmente, ma per me e’ stata un’emozione senza precedenti. L’aereo arriva da nord poi nella baia si avvita per due volte per perdere quota e alla fine atterra dando l’impressione di toccare l’acqua... all’improvviso sotto il sedere ti trovi la terra ferma e allora tiri un sospiro di sollievo!
Veloce a scendere, sapevo che avrei trovato coda al controllo passaporti: c’e’ un corridoio stretto e lungo che collega tutti i gate alla barriera di controllo. Mentre le facce conosciute del volo camminano a passo svelto, da un gate laterale arriva una moltitudine di asiatici appena scesi anch’essi dal loro volo: un’invasione pacifica che complica l’attesa. Mi metto in fila, arriva il mio turno, il tizio mi chiede le impronte digitali (forse per confrontarle con quelle che ho lasciato a Milano), mi fa la foto, mi chiede che ci faccio qui e quando sente che mi occupo di telecomunicazioni mi dice: Marconi, do you know? (hi no?) Io non potevo esimermi dall’esternare compiacimento verso tanto acume! Mi lascia passare con benevolenza e vado al ritiro bagagli dove mi tocca aspettare mezz’ora. Valigie eterne! Corsa verso l’esterno, osservo l’aeroporto (chissa’ quali film avranno girato qua dentro? Chi me ne dice almeno uno?) e mi informo per i taxi. $68 per andare a Berkeley. Vado verso gli shuttles (come quello che avevo preso da Gerusalemme a Tel Aviv) e questo mi porta a $39. Si chiacchiera col conducente, un sovietico emigrato a SF anni fa. Passiamo da SF sulla baia in direzione Berkeley, mi mostra Okland e mi spiega i nomi dei vari ponti! Arriviamo alla University Ave e il classico albergo americano con le camere che danno sul ballatoio e sul parcheggio sottostante mi si apre davanti.
Qui non prendono la postepay con la quale avevo prenotato ma, appena chiedo di pagare in contanti per le prime due notti, la signora non fa troppe storie e, anzi, mi spiega la differenza delle varie monetine americane, alle quali dovro’ presto abituarmi.
La camera e’ confortevole, un onesto 2/3 stelle italiano. Cerco di ritardare il piu’ possibile l’andare a dormire perche’ so che mi sarei svegliato presto in piena notte e infatti alle 3:30am (12:30 italiane) perdo completamente il sonno: sono costretto ad alzarmi, aggiorno il blog, guardo COPS alla TV, disfo valigie, saluto amici su skype e MSN. Insomma, apparentemente sembra che si sfrutti meglio la giornata, in realta’ so che a meta’ pomeriggio avro’ un sonno dell’accidenti!
Oggi mi attende la presentazione in laboratorio e la visita alla prima casa, sperando che sia anche l’ultima! Cosi’ mi sistemo e passo oltre! Tutto dipende da quanto sapro’ non essere schizzinoso!
Chiudo questo post lunghissimo, con la certezza che non avro’ tantissimo tempo prossimamente per scrivere queste sbrodolate. Mi limitero’ a foto e poche considerazioni. (Ci credete??) Mah...
Un abbraccio a tutti voi,

US-MARCO (UrSo MARCO) :-)
(penosa)