Su una Mustang per le strade della California!




Carissimi,

pur avendo un sonno dell'accidenti, non ho intenzione di andare a dormire prima di avervi raccontato le ultime di questi giorni.
Partirei dalla fine...

Viaggio a Monterey


In un sabato in cui, nonostante le previsioni semi-clementi, tutto faceva presagire che ci saremmo presi una bella lavata, io e l'esimio project manager in visita a Berkeley, che, per questioni di privacy, qui chiameremo con un nome inventato Fabio, ci siamo avventurati in una zona considerata assolutamente imperdibile: la penisola di Monterey.

Passo da Fabio verso le 9:00am e ci incamminiamo (immacchiniamo) verso sud. Ci sono circa 2 ore di auto per Monterey, ma noi, un po' per le foto nel tragitto, un po' perche' sono stranamente rispettoso dei limiti (almeno all'andata), un po' perche' non lo so, ce ne mettiamo almeno tre. Ci fermiamo a immortalare dei luoghi bellissimi, io ho modo di vedere il primo vero surfista della mia vita (non come le foto di Guido, che sono tutti dei fake :-) e tutto sembra volgere al bello (anche il tempo).

Prima di recarci a Monterey, includiamo un giro bellissimo che vi consiglio di fare almeno una volta nella vita, ovvero prendere la 17-Mile Drive, una strada che passa tra scogliere, campi da golf e resort di alta classe. Noi, furbescamente, la prendiamo al contrario e quindi prima resuscitiamo per poi essere processati... Ma ne vale ugualmente la pena perche' gli occhi si riempiono presto di gabbiani, rocce, green, vento e onde!

Mentre il tempo volge al peggio, con raffiche di vento fino a 60mph e pioggia che si intensifichera' nel pomeriggio, ci rifugiamo in una steak house, dove consumiamo costolette di maiale e angus!

Il pomeriggio ci vede passeggiare tra le vasche di un appassionante acquario, famoso per essere in parte costruito nell'oceano. Alcune attrazioni sono di prim'ordine. Non mancano i classicissimi (squali, squelli, tonni, stelle marine, gazze, leoni e giaguari...), ci sono alcune chicche degne di nota (le otarie sotto cocaina e le meduse filamentosissime), ma a me sembra che manchino molte specie variopinte ed esotiche, e, piu' in generale, secondo l'insindacabile giudizio di chi non posso nominare, l'acquario si fa battere da quello della nostra modesta ma succosa Genova, almeno in quanto ad ambientazione!

Non potete capire, non tentero' di raccontarlo, l'acqua che ci siamo presi all'uscita! Temerari ci siamo incaponiti a cercare di passeggiare tra le vie di Monterey, che ci era stata dipinta come la Portofino del Pacifico... Un po' per la stanchezza, un po' per la pioggia, un po' perche' di Portofino questa citta' non ha proprio un bel niente, ci siamo ben presto ritirati in auto con l'amaro in bocca, fermamente decisi a fare benzina e tornarcene a casa!

Voi sapete, o dovreste saperlo, quanto sia critica la situazione di avere una macchina nuova nella quale non si e' sicuri di quanto duri la riserva, voi sapete quanto sia di dubbio gusto e ben poco opportuno testarlo a 200 miglia da casa, voi sapete quanto questo possa influire negativamente sulla vostra capacita' di scegliere (o semplicemente di azzeccare) l'uscita giusta della "statale" (Washington mi perdoni l'eresia di chiamare in tal modo le sue amate Freeways, ma e' per avvicinarmi maggiormente al pubblico), voi sapete quanto la pioggia e la tensione per le precedenti motivazioni possano indurre ad accumulare ulteriori errori nella scelta delle successive uscite (saro' entrato e uscito 6 volte dalla Freeway alla ricerca dell'uscita giusta in cui ero sicuro di aver visto un distributore), fatto sta che il rischio di spingere sotto la pioggia ci ha sfiorato e sorriso piu' volte, lasciandoci, beffardo, infine, in pace, quando, allo stremo delle forze, finalmente ho imbroccato l'uscita giusta e abbiamo potuto oppotunamente rifocillare la belva! Mi verrebbe da fare una battuta del tipo: mai pompa (di benzina) fu tanto gradita... ma mi trattengo! Ops...

Che dire d'altro? Sulla strada di ritorno secchiate sul parabrezza, luci fioche e Fabio che, rilassato dalla sicurezza del pilota, mi chiede con magnanimita' di rispiegargli due o tre passaggi relativi al lavoro che sto svolgendo qui a Berkeley......... Ora: gia' normalmente bisognerebbe farci mente locale per circa una ventina di minuti onde richiamare le idee e ordinarle in maniera pseudo furba, possibilmente davanti ad un grosso foglio, pronto per essere scarabocchiato, in piu' sarebbe il caso di avere totale assenza di traffico/acqua/vento/buio/pioggia/vetro-appannato che, si mormora, potrebbero pregiudicare la concentrazione del relatore.
Come potete immaginare, le condizioni non erano esattamente come quelle sperate, ma, siccome i treni a volte passano una volta sola (possibilmente non mentre sto passando io in auto, ma comunque avete capito il concetto...), allora, un po' come fa Homer quando deve rispondere ad una domanda difficile di Marge, ho raccolto le idee e ho spiegato a Fabio la faccenda, con il risultato che Fabio e' sembrato essere piu' convinto e meno perplesso sul metodo che voglio usare di quanto non lo fosse alla fine della riunione che abbiamo fatto mercoledi' scorso! Niente quindi avviene per caso... anche sotto un diluvio universale!

Bears e Tiny OS Exchange

Mentre per la gita non c'e', di fatto, piu' nulla da raccontare, vi narro dei due avvenimenti lavorativi di questa settimana: giovedi' c'e' stato (vedi foto sotto) l'openday durante il quale i gruppi di ricerca dei Dipartimenti di Elettronica e Infomatica di UCB hanno presentato i propri progetti. Anche noi abbiamo presentato il nostro poster e io ho avuto l'opportunita' di scambiarmi il biglietto da visita (mamma che emozione...) con alcuni studenti/dottorandi con i quali si potrebbe collaborare in futuro.
Venerdi' invece (no foto) c'e' stato il raduno di tutta la comunita' scientifica che ruota attorno alle reti di sensori sviluppate su piattaforma TinyOS, che sono nate proprio qui! Anche durante questa giornata abbiamo presentato il nostro progetto e una demo ad esso relativa, mentre per me e' stata soprattutto un'opportunita' per conoscere qualche professore (grazie a Marco che mi ha introdotto), interessato a miei precedenti lavori svolti duranti i primi due anni del dottorato. Altri biglietti da visita scambiati e altri contatti! Sperem!

Bene, e' giunta l'ora di andare a nanna, sperando di avervi raccontato tutto (qualcosa l'ho taciuta, ma e' meglio cosi'...) e di non avervi annoiato troppo!

Un caro abbraccio a tutti quanti,
take care,

Marco

San Francisco by night!



Carissimi,
poche parole perche' vorrei far parlare le foto.
Ieri sera, dopo cena, mi son preso la macchina, ho pagato i $4 per passare il Bay Bridge e mi sono fatto un giretto a SF. Ho iniziato dalla zona est, chiamata Embarcadero e poi, seguendo parte del famoso itinerario turistico che si snoda per 49 miglia lungo i quartieri piu' belli di SF (quello dai cartelli bianchi e blu, rappresentanti un gabbiano), mi sono avvicinato al Golden Gate e poi mi sono diretto vero Union Square, il centro nevralgico della vita economica della citta'.

Nelle foto troverete che ogni particolare e' curato. Persino il vapore che esce dai tombini (cosa, credo, tipicamente da film americano), ha una sua utilita' per far venire le Mele-Mac con i contorni piu' nitidi!

Vi lascio, perche' oggi e' stata una giornata lunga, che si e' conclusa con una buona cena (purtroppo pero' costosa e poco sostanziosa), ma dalla buona compagnia!

A presto,
un abbraccio,
Marco

Giro serale a Berkeley



Carissimi,

un breve aggiornamento, piu' che altro per mostrarvi qualche foto scattata ieri!
Dopo una giornata passata in casa a studiare e lavorare, mi sono concesso un'uscita nel tardo pomeriggio, ripercorrendo i passi del giorno precedente (vedi foto penultimo post).
Questa volta ho avuto la possibilita' di fare foto senza troppa evaporazione e con un fenomeno meraviglioso: se guardate le foto noterete come la baia intera ieri fosse in procinto di essere inghiottita da una coltre di nubi proveniente da ovest, dall'oceano. Sembrava il Nulla de La Storia Infinita!
Infatti, oggi piove a dirotto! Ho scoperto (beata ignoranza) che qui hanno un'attendibilita' sulle previsioni molto piu' ampia della nostra, essendo uno "spazio molto aperto". L'Italia ha previsioni sempre meno attendibili con l'allungarsi del range di ore (a maggior ragione al nord piu' che al sud) a causa della presenza delle Alpi che creano forte aleatorieta'.

Detto questo... oggi e' arrivato un project manager da Torino e quindi questa settimana piu' di altre mi vedra' lavorare di buona lena e impegnato in ogni sorta di meeting! Vedremo se avro' la capacita' di esporre bene quanto di buono ho fatto in questo mese!

Dall'Italia arrivano notizie piu' o meno confortanti (tonfo dell'Inter in Champions e Pd in rimonta...). Chi vivra'... vedra'!

Una buona notte a me, un quasi buon risveglio a voi,
abbracci,

Marco

Berkeley Marina & Berkeley Hills & San Francisco



Carissimi,

approfittando della bellissima giornata (noterete pero' l'eccessiva evaporazione) e dell'auto da testare, mi sono concesso la prima perlustrazione seria del luogo.

Berkeley Marina


A pochi passi da casa, guidando verso ovest, si arriva a Berkeley Marina, luogo tranquillo in cui si trovano: il circolo nautico dell'universita', un parco giochi per bambini, simile al Salgari Campus (molto piu' piccolo e sgarrupato), dei ristoranti di cui uno speciale su palafitte che offre un happy hour al tramonto a base di pesce con vista sulla baia inclusa nel prezzo, un porto turistico e un molo (dock) di pescatori.
Sono stato qui di mattina, scoprendo che anche Ville era li' per seguire le lezioni di deriva tenute dal circolo velico. Con $70 dollari e' diventato membro per tre mesi e ha la possibilita' di prendere qualsiasi loro barca (sa derive, sia cabinati da circa 30 piedi), dopo aver superato un test pratico. Sto pensando se e' il caso di investire in questo o meno... Mi attira di piu' l'idea di andare in porto e trovare qualcuno disposto a caricarti a bordo per una giornata di vela. Qui e' molto facile avvenga!

Berkeley Hills

Dopo un pranzo veloce a casa (nel frattempo ho messo su la lavatrice, cosi' stanotte ho dormito con lenzuola profumate), ho passato il pomeriggio sulle colline di Berkeley, dove ho scoperto che ci sono numerosi parchi (un museo naturalistico gestito dall'universita' che andro' prima o poi a visitare), dei laghetti, campi da golf e ville da capogiro...
L'evaporazione non rende giustizia al panorama! Me ne torno poi quasi in folle in citta' perche' mi accorgo di essere rimasto quasi senza benzina. Il tardo pomeriggio si conclude con il primo bagno alla Mustang (quelli self service dove insaponi e fai tutto tu con le lance), al termine del quale mi sovviene di non avere una pelle di daino per asciugarla... Sono costretto ad ovviare con un asciugamano: la Mustang apprezza sorniona il trattamento, l'asciugamano meno...

San Francisco by night!

La serata si conclude in maniera divertente. Vado a recuperare Ville a casa (ustionato e con i muscoli ben provati dalla giornata a vela) e passiamo la serata a San Francisco, in un pub che ci ha consigliato Sameer, lo Zeitgeist. Il posto, come ci aspettavamo, e' una bettolaccia non proprio nello stile di San Francisco. Mi faccio convincere da Ville a prendere un Bloody Mary (qui si dice che lo facciano benissimo), cosa che non ho mai provato. Non sapevo che mi aspettava un intruglio a base di succo di pomodoro, tabasco (quindi piccante), alchool (chissa' di che genere), guarnito con olive ripiene e fagiolini. Credo... il peggiore consiglio che abbia mai seguito! Una cosa abominevole. Risultato? Ville si e' bevuto due Bloody Mary e io mi sono preso una Russian Imperial of North California, molto buona!
Si torna a casa volutamente senza GPS e con i DM a palla e si azzecca pure la strada, sto cominciando a orientarmi tra le varie freeway...

Buona visione! Un caro abbraccio a tutti e un pensiero alla zia!
Take care,

Marco

My New Car



Carissimi!

E' da tanto che aspettavo e mi pregustavo questo momento! Non so bene come iniziare, se non dicendo che oggi si e' avverato un piccolo sogno! Ci ho messo esattamente 29 giorni, ma alla fine e' con gioia e trasporto che vi annuncio di avere macchina e patente!

Ma partiamo dal principio...

Per prendere la patente in US non devi far altro che avere il Social Security Number (numero di previdenza sociale) e $28 in tasca.
Detto fatto, ricevuto l'SSN (sulla cui rocambolesca richiesta sorvolo per non annoiarvi...), in un soleggiato pomeriggio di fine gennaio mi avvio alla DMV (Department of Motor Vehicle - piu' prosaicamente - Motorizzazione Civile) e mi metto in coda per iscrivermi. Mi fanno la foto, faccio l'esame oculistico, mi prendono l'impronta digitale (una sola...) e mi rispediscono a casa perche' stanno per chiudere!
Non mi do per vinto e l'indomani mattina, accompagnato da Ville il Finlandese (che vuole prendersi la patente come souvenir, non perche' gli serva...), mi reco nel medesimo posto ed entrambi tentiamo lo scritto. 36 domande nelle quali la risposta e' sempre quella piu' prudente e la meno idiota tra le 3 opzioni. Risultato: passato entrambi!
Gasato dai successi mattutini, prenoto la pratica, dopo aver consultato Marco, il mio capo, il quale mette gentilmente a disposizione la sua Jeep!
Ebbene... arriva il 6 febbraio e, senza fare tanti misteri, mi becco una bella bocciatura. Volete ridere? Andavo troppo piano... Qui i limiti di velocita' sono una sorta di velocita' consigliata. Non puoi andare a piu' di 5mph piu' lento di quanto segnato per strada, altrimenti rischi di intralciare! Oltre a questo, faccio altre due cappelle secondarie, ma tanto basta per rovinarmi la giornata e il resto della settimana! Oltretutto Marco si sente in colpa per il resto del pomeriggio perche' e' stato lui a consigliarmi di prendermela con calma! Ci scherzeremo su per i giorni a venire!
Riprenoto subito una seconda prova (notare che basta pagare altri $6 e puoi rifare l'esame quando e quante volte vuoi) e mi dicono di presentarmi on the Valentine Day!
Dunque, oggi si ripropone la stessa trafila, con Marco che mi accompagna alla prova e che, stavolta, non tenta di consigliarmi niente visti i risultati della settimana precedente!
Stavolta la musica e' diversa: mi sono studiato bene i limiti e lo stile diverso che hanno gli americani nella guida! Nello specchietto l'esaminatrice bambam cinesin non puo' far altro che scrivere: goo! That's all! La patente arriera' nel giro di qualche settimana, ma per ora guido con il foglio temporaneo!!

E l'auto??

La storia qui e' piu' lunga... ho iniziato a sbirciare auto su ebay.com e su craiglist (sito di compravendita tipo secondamano.it) da molto prima di partire per SF.
Non sapevo inizialmente su cosa orientarmi, ma sicuramente volevo un'auto americana. Notare che qui gli americani sono pazzi per le auto giapponesi (Toyota, Acura e Honda in primis). Le loro auto sono reputate meno affidabili! Di conseguenza, anche meno rivendibili!
Ma siccome il mio sogno e' sempre stato quello di guidare un'americana... e visto che le giapu sono importate anche in Europa (le americane no)... non ne ho voluto sentire di un'auto che non fosse almeno una trazione posteriore, dal volume (del motore) spropositato...
Mi sono cosi' iscritto qualche mese fa all'Usa Car Forum e ho cominciato a fare domande e a leggere discussioni! Arrivato qui, ho scoperto che Jay (il marito di Lisa), e' un esperto di compravendita di auto usate (compra/aggiusta/rivende per hobby) e cosi' mi sono affidato a lui per la ricerca!
Quindi, dopo aver preso in esame nel giro delle ultime 3 settimane circa un centinaio di annunci e dopo aver scartato altrettante auto, due sabati fa siamo dati appuntamento per andare a vedere una serie di auto su cui avevamo buttato l'occhio. Due, si sono rivelate quello che qui chiamano pieces of junk, che e' un complimento del tipo: rottami inutilizzabili, cianfrusaglie, mentre la terza sembrava un buon affare (qui direbbero a good deal) se non avesse avuto i giri motore (rpm - round per minute) assolutamente senza controllo, saltellanti a tutto andare...
Ce ne torniamo dunque a casa bagnati dalla pioggia ma comunque soddisfatti del tempo trascorso insieme e sorridenti per le patacche nelle quali ci siamo imbattuti. Ho comunque guidato tra auto nuove, a trazione posteriore e sul bagnato... cioe' e' sempre un'esperienza divertente e utile!
La settimana trascorre con calma: decidiamo di darci appuntamento al sabato successivo (rigorosamente per vedere le auto con la luce, perche' uscendo dal lavoro e' sempre buio) e io, nel frattempo, faccio in tempo a farmi bocciare la prima volta all'esame di pratica! Questo risultera' essere una complicazione, perche' senza patente americana e' difficile assicurare e guidare (da solo) un'auto!
Infatti, arriva sabato scorso e la fortuna vuole che troviamo, tra quelle prescelte per essere visionate, L'OCCASIONE! The very good deal!
La mattina inizia con l'incontro a Rockridge BART Station e il sole ci arride! Sornioni come il gatto e la volpe, ci dirigiamo verso San Francisco (notare che e' la prima volta che metto piede a SF ed e' per visionare e acquistare la mia auto!).
Arriviamo a un concessionario... Audi (Audi?? Si', beh?) e uno dei rivenditori ci porta a vedere la sua auto (proprio a casa sua).
La guardiamo, la scrutiamo, la rivoltiamo, Jay fa mille domande (senza di lui, immaginate quante fregature?), la proviamo... E' LEI!


Faccio prima a presentarvela:

Una Ford Mustang Cobra rossa del '95!


Caratteristiche?
La Mustang e' un coupe' che ha fatto la storia delle auto americane (qui trovate un elenco di 43 pagine non esaustivo dei film in cui compare una Mustang e qui la storia della Mustang).
La Cobra, in particolare, e' il modello di punta della serie, ovvero e' l'unica Mustang ad essere considerata una vera Muscle Car. Parliamo di cifre?

Lascio la parola al mio mentore, colui che ha fatto nascere, nutrito e seguito passo passo questo sogno/progetto/realta', Gianmario Jean Todt Fiorelli:

Partiamo dal presupposto che, se avete avuto la pazienza di leggervi tutto quello che dice Wikipedia, di sicuro ne sapete più di me sulla Cobra e, probabilmente, anche piu' di Marco! Ma ho il compito di farvi un breve riassunto... quindi... here we go!
C'è da dire che, anche se entrambe Ford, la Cobra e la Mustang hanno due percorsi differenti per arrivare al cuore del acquirente: la Mustang è l'auto piu' performante della Ford e viene considerata una GT-Car, mentre la Cobra è un'auto sportiva a tutti gli effetti. Ma andiamo con ordine...
Il progetto Cobra nasce nel lontano 1965, quanto il leggendario e geniale costruttore Carroll Shelby inizia a produrre le sue auto per la Ford. La prima è la leggendaria GT350 (quella di "Fuori in sessanta secondi") . Ovviamente, prima che qualcuno pensi male, 350 sono i pollici cubici del motore e non i cavalli (vi sarebbe piaciuto, eh?)
Veniano a noi: la nostra Cobra, degna nipotina di questa icona storica ha un motore che si chiama sxGT-40, con una cubatura di quasi 5 litri ed è impossibile sapere corsa ed alesaggio (Ahh, non e' vero... 10.2cm x 7.6cm, all'incirca un cilindro assomiglia ad una bottiglia di Foster... di quelle larghe e tozze!!!! M.), ha il classico frazionamento americano, ovvero un V8, cioè due bancate da 4 cilindri poste a 90 gradi ed ogni bancata ha una distribuzione ad albero in testa (vi giuro che mi sono ribaltato sulla poltrona quando l'ho letto dalla sorpresa)! Questo significa che i comandi delle valvole sono posizionati direttamente nella testata (che è in alluminio... secondo ribaltone!) e dunque sia una migliore combustione, sia una migliore risposta! Queste soluzioni sono, calcolando l'età e gli standard americani, veramente sorprendenti e pongono questo motore a un livello decisamente superiore a qualunque altro progettato dalla FORD!
In sostanza questo V8 eroga ben (per gli standard USA), soltanto (per quelli CEE) 179KW, ovvero 240cv a 4800 giri (ricordatevi che e' un 5L, in Europa avrebbe l'efficienza di una Panda, circa...), ma ha una coppia possente, cioe' 285 libbre per piede (ovvero circa 34 Kgm o 340Nm) a 4000 giri! Questo permette alla Cobra di sviluppare un'accelerazione spettacolare a bassi giri, di fare lo 0-60 miglia/orarie, ovvero il corrispettivo nostro dello 0-100km/h, in 6,5'' (circa l'accelerazione di una Porsche Boxter), con una velocita' massima di 150mph, cioè 250km/h effettivi!
Per ottenere queste prestazioni la macchina ha un cambio manuale a 5 marce, dove la frizione e la coppia conica (ultima parte del cambio) sono diverse rispetto alle comuni Mustang, e, in piu, da sportiva di razza, beneficia anche di un differenziale autobloccante... utilissimo per recuperare eventuali sovrasterzi di potenza:-)!
A tenere a bada il tutto, ci pensa un telaio derivato dalla Ford Fox del '94 (non so se preso pari pari o modificato, ma temo la prima...) che a sua volta viene imbrigliato da un assetto estremamente specialistico: MacPherson con molla separata su bracci ribassati e molle coniche all'anteriore, mentre al posteriore si presenta con Hydraulic Telescopic Shock Absorbers (vietato ridere!); entrambi gli assi sono coadiuvati da una barra anti rollio!
E, per frenare tanta sportività, ci pensa un sistema a doppio disco, con gli anteriori autoventilanti da 330mm, coadiuvati da un impianto ABS a 4 vie, di cui, per pietà di Paola e della mamma di Marco, ometto le performance...
Infine, la gommatura: la nostra signora calza pneumatici estremamente generosi e da un profilo molto ribassato 225/45 su cerchi da 17 pollici con canali da 8! (A questo proposito, mi sono appena accorto che monta cerchi da 17 con pneumatici ancora piu' sportivi, 245/40/17. M.)
Questa, a grandissime linee, è la Cobra del '95!!
Concludo con una delle celeberrime frasi di Shelby: "No substitutes to cubic inches"! Meditate gente!

Grazie Gianmy! Dopo aver snocciolato qualche numero, che fa della Cobra un'auto sportiva, ma meccanicamente vicino ai trattori delle Langhe, perche' non parlare della mia?

Interni in pelle nera tenuti benissimo, sempre tagliandata e ben riparata, 124k miglia sulla schiena, che per l'anno e' ben sotto la media, qualche acciacco estetico riparabile... il Kelly Blue Book (il Quattroruote americano) la quota tra i $6400 e i $5200. Questa la strappiamo per $5250. Siamo vicini al budget che avevo in mente ($5000) con la possibilita', facendoci qualche lavoro, di rivenderla facilmente ad un prezzo vicino ai $6000.
Spazio? La Mustang e' la coupe americana piu' grande sul mercato. Sono 4 posti (comodi gli anteriori, giusti per gente sotto il 1.80m i posteriori) con un discreto bagagliaio, sicuramente piu' grande di quello della 156 di mio padre :-)! Ben piu' piccole sarebbero state la Chevy Camaro e la Pontiac Firebird (le versioni piu' recenti, rispettivamente, della mitica Bumblebee giallo/nera dei Transformers e di KITT), per non parlare di una Corvette (non facili da trovare con quel budget, se non automatiche, ma rigorosamente a 2 posti...)
Consumi? E' un V8... non vi aspettate di avere i consumi della Panda! Con un pieno da 15 galloni, spendendo $50 e faccio circa 300miglia (convertiti, sono 8 km/l). In US sono costi sopra la media, e' vero, le daily car consumano meno! Se pero' rapportiamo i costi, e' come avere in Italia un'auto che fa 18km/l... Circa 500km con 35euro... In Italia chi e' che riesce a farlo in citta'? Forse una Yaris diesel...
Inquinamento? E' vero, questo e' un problema. Sebbene al cuor non si comandi, e' pur vero che il cuore dovrebbe sottostare alla coscienza (almeno ogni tanto...) In questo caso... niente da fare, il grillo parlante ha ricevuto la sua martellata!


In conclusione...

Sicuramente, cercando ancora, si sarebbe trovato di meglio, ma la ricerca e' durata fin troppo... era ora d'agire e passare oltre! Diciamo che, a fronte del mio budget, questo e' gia' un ottimo acquisto, che mi dara' soddisfazioni e che non mi rimarra' sul groppone quando dovro' rivenderlo! Essendo una sport car con cambio manuale, sara' sempre piu' facile da vendere di una pseudo sport car automatica con un banale V6 o, peggio, di una daily car (classica americana automatica da 6m di lunghezza) che nessuno piu' vuole perche' le giapu imperversano!
E poi, non mi capitera' facilmente in Italia di potermi divertire con una trazione posteriore da 240cv... pensando che sotto al culo ho comunque un'auto da 3750euro e non una sportiva, tipo la Brera, da 40000euro...

Insomma, un sogno sportivo che diventa realta' e che si puo' prestare all'occorrenza per andare in quattro in giro per un weekend o una gita poco piu' lunga... Diciamo che non ci farei il giro degli USA... Ma, a questo proposito, rammento agli scettici di non essere il solo ad aver fatto una settimana di tour in Grecia, in Punto, in quattro, con altrettante valigie...

Un carissimo abbraccio,
Marco

Spesa & Campus notturno!


Carissimi!

E' passato molto tempo dall'ultimo post e ne sono successe molte. Dividero' il racconto in due parti: qui il contorno, nel prossimo post... la sostanza!

La vita qui ormai procede tranquilla. Il lavoro e' sempre piu' stimolante e l'interazione con gli altri colleghi e' sempre migliore. Ora sto iniziando a mettere mani sul sistema pratico, mentre finora mi sono occupato di cose teoriche, che non mi hanno dato la possibilita' di smanettare molto!

Allego al post le foto di due momenti divertenti. Uno e' un resoconto dei reparti piu' colorati dell'ultimo store in cui sono andato a fare la spesa. Frutta e verdura di ogni genere, carciofi enormi e numerosi tipi di zucche/zucchine/peperoni/frutti esotici!
Grazie anche all'aiuto di Eric sto scoprendo verdure mai viste (perdonatemi l'ignoranza). Oltre alle zucche/squash di cui ho gia' parlato, ho scoperto lo shallot (ovvero una sorta di erba cipollina, che il vocabolario traduce con scalogno), ovvero un incrocio tra l'aglio e la cipolla. Non oso immaginare l'alito, dopo averlo assaggiato...

La seconda trance di foto riguarda una visita che ho fatto al campus. Mi sono divertito a sperimentare qualche foto notturna. Giudicate voi! Il fatto divertente da raccontare e' pero' accaduto prima. Se vi ricordate, ieri (martedi' sera) doveva iniziare un ciclo di incontri dai padri Gesuiti per il commento dei Vangeli quaresimali. Ieri mi presento, ma l'incontro non c'era, senza che nessuno mi avesse avvertito! La cosa divertente e' che finisco nella comunita' Gesuita dove vivono gli italiani e faccio conoscenza con due ragazzi veramente simpatici, i quali mi invitano a rimanere a cena. Detto fatto, mi trovo seduto e circondato da 7/8 portate buonissime (carne, pesce, riso) che mi fanno subito passare la delusione di essermi arrampicato a piedi (per nulla) sull'irta collina di Berkeley!
La Provvidenza mi fa quindi cenare come meglio non avrei potuto, mentre si scambiano due parole... io racconto che faccio qui, loro mi raccontano com'e' la facolta' teologica a Berkeley. Vengo a scoprire due cose interessanti. La prima e' che Berkeley attualmente ospita una delle biblioteche piu' rifornite al mondo (libri di ogni genere e di ogni lingua). La seconda e' ancora piu' interessante. Tutto il lato nord di Berkeley hill e' costituito da comunita' religiose di tutti i generi (Gesuiti, Francescani, Luterani, Ebrei, etc. etc.) e, da quel che ho capito, la facolta' teologica e' multiconfessionale. Quindi c'e' una compenetrazione di culture e di credi che non ha eguali! Inoltre, la facolta' teologica e' aperta, vale a dire, chiunque puo' inserire nel proprio piano di studi materie teologiche, cosi' come chi studia teologia ha la liberta' di andare a seguire dei corsi di filosofia, linguistica, etc. che, a detta di questi gesuiti, in Italia non sarebbe consentito fare, a causa della rigidita' dei corsi di studi di teologia!
Un'altra cosa interessante e' il fatto che questi gesuiti vengono mandati a studiare in tutto il mondo! Quindi tu, gesuita, devi essere pronto a fare il tuo corso di studi in qualsiasi lingua. Se ci pensate, a questi e' andata bene, perche' studiare in inglese non e' il peggiore dei mali... ma pensate se vi capitasse di andare a studiare in Polonia... mica e' una parola studiare lingua e materia da zero in una botta sola...
Quindi... tornando a casa dalla zona della Jesuit School mi sono concesso questo reportage fotografico. Notate che sembra di essere in un parco, tipo la Mandria o il Valentino, con tanto di fiumiciattolo, ed era buio pesto... Le foto sono tirate con esposizioni superiori ai 4 secondi!

Cosa si racconta dall'Italia? Si vota? Sapete che forse non potro' neanche votare? Dovro' informami, ma mi hanno detto che per farlo richiedere esplicitamente qualcosa che mi farebbe perdere l'assistenza sanitaria italiana. Qualcuno ne sa niente? Si', lo so... basta guardare su internet! Mi attivero'!

Sono andato alla Messa delle 22 domenica scorsa, ero curioso di parteciparvi. Era la fine della settimana di incontro multiconfessionale: il prete a meta' e alla fine della Messa si e' seduto per rispondere alle domande degli studenti di altre religioni che erano venuti a seguire il rito. E' stato un momento molto interessante e anche particolarmente divertente, visto il modo decisamente fuori dagli schemi con cui il prete ha raccontato alcune parti del rito. Non siamo ai livelli della barzelletta del prete che viene redarguito dal Vescovo dopo aver detto una Messa ubriaco... ma siamo ben lontani dal formalismo italiano!
Al termine della celebrazione, the e cioccolata calda per tutti sul sagrato della Chiesa e due battute con il prete che, dopo la benedizione, esce sempre prima dei parrocchiani per accomiatare e stringere loro la mano! Altro mondo...

Per il resto, un pensiero ai malati di casa e a coloro che soffrono! Questo e' un periodo un po' critico per alcuni parenti. Tenete duro! Vi penso con affetto!

Chiudo qui, un abbraccio a tutti quanti, a presto per altre, nuove, piu' interessanti, notizie!
Marco

Super Bowl, cibo e ragionamenti



Carissimi,

la vita qui procede tranquilla, ogni giorno si aggiunge qualche piccola esperienza che segna e contribuisce alla crescita e all'ambientamento, ma in linea di massima nulla di nuovo vi e' da segnalare!

Le foto si riferiscono ad alcune cose fatte ultimamente.
Le prime sono tirate domenica scorsa, durante un topico rito domenicale, ovvero l'unico momento della settimana in cui ho tempo (dopo pranzo) di prepararmi del vero caffe' italiano! Lo zucchero di canna, sulla destra, e' quanto di piu' buono ci sia da abbinare! Ho provato anche lo sciroppo che estraggono dalla canna da zucchero! Una libidine!
A proposito di cibo, sono un po' di sere che ceno a casa con Eric, uno degli inquilini, postdoc (cioe' ricercatore che ha finito il dottorato) in matematica alla Cal, originario di Seattle!
E' un tipo particolare, cresciuto con il Grunge dei Nirvana e dei Soundgarden, dalle idee affascinanti. Cucina molto bene, robette del tutto particolari e rigorosamente vegetariane. Sto provando in questi giorni cibi mai assaggiati prima d'ora e combinazioni estremamente esotiche. Ad esempio, un'ottima zuppa fatta con la butternut squash (in Italia la trovate sotto il nome di Cucurbita moscata, o Zucca piena di Napoli) e il latte di cocco! Oppure, delle tortillas con formaggio piccante e una sorta di macinato vegetariano, simile a quello per gli hamburger ma dal gusto di muschio... Tutto un programma... Ogni cosa qui apre la mente!
Con Eric si discute di politica, dei tabu' americani (di stampo sessuale prevalentemente!)... ha la pazienza di insegnarmi molti vocaboli e di ripetere quel che non capisco! Insomma, l'ospitalita' in questa casa e' unica!
Quando ha scoperto che sono un capo scout, mi e' sembrato sinceramente stupito, in quanto in America esiste un modo diverso di pensare al rapporto adulto/ragazzo. Sembra che questo si rifletta anche sulle strutture scoutistiche. In particolare, visti gli enormi problemi di pedofilia che hanno da queste parti, Eric sostiene che non esistono associazioni (oltre la classica istituzione scolastica) nelle quali i genitori si fidino a lasciare i propri figli "in mano" ad educatori o animatori! Stranissimo!
Inoltre, rimanendo in tema scoutistico, mi portava l'esempio degli scout d'America, i quali si stanno interrogando in questo periodo circa l'ammissione dei gay all'interno dell'associazione. Sembra che ci sia una bufera in atto, legata al fatto che la legge americana vieta l'esclusione di una persona da un'associazione a causa delle proprie inclinazioni sessuali o idee politiche o per cause razziali e sembra invece che l'associazione scout d'America abbia scelto l'esclusione dei gay. Vorrei informarmi meglio per poi raccontarvi: ora, detta cosi', concordo che la notizia abbia del grottesco. Vedremo!!

Non ho foto di Eric, pero' vi posto qualche scatto di Jen e Lucy! Jen ha pensato, per il terzo weekend consecutivo, di andarsene a LA dal suo cavallo, visto che la stagione si sta per concludere! Non vi ho forse ancora raccontato che cavalca e fa gare a ostacoli? Ha studiato in Virginia in un college con scuderia e relativa squadra da competizione! Sono molti i college in USA che spiccano per qualche squadra, sia essa di baseball, di basket o, perche' no, di cavalli!
A maggio, quando si riapre la stagione, mi piacerebbe andare a vedere qualche gara ad LA! Sara' un occasione per rivedere Pale e altri amici della zona!

Le altre foto si riferiscono alla domenica pomeriggio passata a vedere il Super Bowl in compagnia degli amici della Newman Hall... un evento mediatico senza eguali (in America), neanche lontanamente paragonabile allo scontro elettorale che si tiene qualche giorno prima delle elezioni americane! Spot pubblicitari pagati milioni di dollari per pochi secondi...
La tradizione qui e' comunque andare ad un party con amici e gridare per tutto il tempo con patatine e birra in mano...

A proposito di elezioni, continuando a sbirciare i vari giornali in merito alle eco della crisi italiano oltre oceano, il NY times, titola: "With Flawed System Unchanged, Italy Sets Elections for April", che, notate bene, suona cosi': "Con una legge elettorale difettosa, l'Italia fissa le elezioni ad aprile". Nell'articolo leggo:
"L'attuale legge elettorale, passata nel 2005, offre un potere sproporzionato ai piccoli partiti in parlamento, rendendo impossibile governare con stabilita'.
In nessun altro Paese democratico un partito con l'1% dei voti puo' rovesciare un governo! [...] Due settimane prima della caduta del governo Prodi, la Corte dei Conti italiana aveva approvato il referendum popolare sulla legge elettorale, fissando al 18 maggio la data per il voto. [...] The dissolution of Parliament means the referendum will probably be postponed for a year." (Utile no?)

La settimana si apre con una visita a Cory Hall, che e' il nome della palazzina dove e' ospitato il Dipartimento di Ingegneria Elettronica e Informatica (EECS), per il solito meeting del lunedi' mattina. Da lassu' c'e' un ottimo panorama della baia e ci sono tante casette che appartengono alle varie associazioni studentesche, piuttosto che alle varie confraternite dell'universita'!

Il reportage si chiude con le foto della partita a biliardo a cui ci siamo dedicati l'altra sera con Ville, il collega finlandese e con Sameer, che e' uno studente che si sta laureando qui e che ha deciso di fare la tesi nel nostro Lab.

L'ultima cosa che volevo raccontarvi e' accaduta stasera. Sono stato ad un incontro interconfessionale che ha visto il radunarsi di tantissimi giovani di varie associazioni facenti riferimento alla Cal. E' stato bello chiacchierare e confrontarsi (difficilissimo per l'inglese, per certi versi questo e' molto demoralizzante, nonostante gli sforzi che faccio per ascoltare, capire e farmi capire...) con studenti indiani, ebrei, musulmani, hippy, rigorosamente atei, etc. Ce n'erano di bizzarri!
Nel weekend ci sarebbe un ricco programma da seguire, con la possibilita' di partecipare ai momenti di preghiera islamici, poi ebraici ed infine (domenica sera) alla Messa cattolica. Non so quanto la mia pigrizia mi fara' andare a sbirciare questi eventi, pero' intanto sappiate che ci sono. Se siete interessati, chiedete che vi diro' dov'e' il ritrovo, in modo che potrete tranquillamente andarci!! :-)

Vi auguro un buon fine settimana!!!
Con affetto,

Marco

Politica, Hockey, Birra!




Ciao a tutti!!!

ho talmente tante cose da raccontarvi e talmente tanto sonno, che non so davvero da dove iniziare e come finire (al piu' presto)!

Le foto che trovate qua sopra sono le ultime che ho tirato, racchiudono alcuni giri fatti in citta' (Berkeley) e poco fuori (Pleasant Hill, dove vivono questi amici davvero fantastici, Jay e Lisa), una serata tra amici al pub, una cena con gli inquilini, una partita di... etc, etc...

Tra queste cose, pongo l'accento su quanto ho fatto giovedi' sera all'incontro con i giovani (quando dico giovani, intendo 25/35 anni) della parrocchia!
E' venuto un ragazzo che appartiene ad un'associazione no profit che si occupa di aiutare popolazioni bisognose in giro per il mondo. E' venuto a parlarci dell'esperienza vissuta nel 2006 in Palestina, durante le ultime elezioni palestinesi. Premetto che non ho capito tutto quel che si e' detto quella sera, pero' ho apprezzato le parole spese per descrivere la situazione dei palestinesi e del conflitto con Israele. Il punto di vista e' quello opposto a quello che ho raccolto io: le opinioni palestinesi sembravano meno pro-pace di quelle Israeliane.
La cosa che mi ha stupito e' riscontrare come le elezioni mettessero il popolo palestinese di fronte ad una scelta comunque sconveniente: da una parte Fatah, ovvero la "corruzione", dall'altra Hamas, ovvero la "protezione" (stile mafia...)
E' paradossale il fatto che alcuni popoli siano costretti a scegliere tra due opzioni comunque malvagie e noi in Italia, invece, facciamo di tutto per scegliere sempre l'opzione dannatamente peggiore!

Qualcuno, a questo proposito, mi ha chiesto quali sono i pareri dei media americani circa la crisi italiana. Devo rispondere?? Proprio??
Ebbene, inizio con la definizione che il New york Times trae dall'Enciclopedia Britannica in merito all'Italia: "Less a single nation than a collection of culturally related points in an uncommonly pleasing setting." Ovvero: "L'Italia e' considerabile meno una singola nazione, di quanto non sia considerabile una collezione di tanti punti accomunati culturalmente, posti in un luogo insolitamente piacevole!"
Pur tralasciando la definizione piu' che tortuosa, non vi sembra che ci sia del vero sulla poca capacita' dell'Italia di essere una Nazione civile, con uno Stato (??) civile e non corrotto, soggetta a valorizzare la propria cultura, le proprie origini e quanto di unico ha la fortuna di custodire sotto le proprie chiappe??
Tra tutte le notizie sull'Italia di questi giorni, dal Times vi riporto questa: "Berlusconi’s Long Shadow Casts a Chill Over Italian Politics", ovvero "La lunga ombra di Berlusconi raggela la politica italiana".
L'articolo inizia raccontando della solita signora Coriandoli che si turera' (bonta' sua) il naso nel votare Berlusconi piuttosto che il centro sinistra alle prossime elezioni (poiche' per lei e' "il meno peggio") e poi il giornalista scrive:
"Quando Ilvio, l'uomo piu' ricco d'Italia, re dei suoi media e leader del centro destra, bla bla bla, vinse le elezioni nel 2001, egli promise qualcosa di nuovo: come estraneo e imprenditore, egli avrebbe preso provvedimenti nel non fare nulla in politica.
Ora, avendo vissuto per cinque anni con Berlusca come primo ministro, gli italiani dovrebbero conoscere abbastanza chiaramente a cosa andranno incontro. Egli ora non e' piu' una promettente novita', quanto piuttosto una opzione tra tante da votare..."
Poi si passa a parlare di chi sostiene Berlusconi e di chi lo osteggia, per concludere dicendo:
"Berlusconi deve ora convincere la Nazione che il suo interesse non e' quello di premere per tenere le elezioni prima di cambiare una legge elettorale, che e' da tutti considerata come una legge che produce governi instabili a prescindere da chi vinca.
E' stato Berlusconi a far passare questa legge prima delle elezioni del 2006 ed e' l'unico a ritenere che le elezioni per formare un governo forte in breve tempo e grazie al voto del popolo sia prioritario, nonostante la critica dica che stia nuovamente mettendo i suoi propri interessi invece di quelli del proprio Paese." (Ma va?)
Si parla poi del culo che dovra' farsi Marini per formare un governo temporaneo e si conclude con un augurio, preso dall'intervista di un vignettista Italiano, Giannelli:
"I want young people, new people, people with new ideas. I would happily go into retirement if I saw young and capable people in power." Magari...
Prendendo spunto da una email di un caro amico, Giorgio di Torino, vorrei aggiungere a latere di questo resoconto che ho tentato di farvi, la descrizione del mio stato d'animo, ogni qual volta che sono costretto a descrivere la crisi italiana con gli americani...

Andiamo avanti!

La serata di giovedi' post momento di approfondimento politico e' corsa via liscia: ci siamo poi concessi una birra al pub dell'universita', nel quale sono stato consigliato da Davide di prendere solo birre e, al massimo, la pizza: in effetti il resto e' da dimenticare!
Tra l'altro ho scoperto che qui l'Universita' di Berkeley e' chiamata UCB o Cal, perche' e' stata la prima Universita' del gruppo delle University of California ad essere stata fondata nel (relativamente) lontano 1868, quindi e' considerata LA MADRE di tutte!

Venerdi' sera, invece, e' stato il compleanno di Father Charlie e ne abbiamo approfittato per mangiare un po' di torta insieme e andare alla partita di Hockey tra Berkeley e Stanfurd (scritto proprio cosi').
Li abbiamo battuti 9 a 5! Ci siamo divertiti molto, dal momento che sapevamo che entrambe le squadre non avrebbero brillato certo per qualita'... e, in assenza di quella, il divertimento e' piu' che assicurato nell'hockey!
Qui trovate altre foto scattate da Gisela, la ragazza con i capelli ricci!
A questo game ha partecipato anche il mio collega Ville, che arriva dalla Finlandia e, da quando la sua ragazza e' ripartita per tornarvi, e' rimasto solo, quindi capita ultimamente di coinvolgerci nelle nostre varie attivita'!
Oltre ad essere simpatico (anche se inizialmente freddo come il ghiaccio siberiano), ho scoperto che adora andare in barca. Conosce il circolo nautico che c'e' qui a Berkeley Marine, e' probabile che ci si vada prossimamente, con la speranza di farci raccattare da qualche equipaggio per fare due bordi!

Ebbene, si e' fatti davvero tardi! Mentre l'Italia si sveglia, io corro a dormire!

Buona domenica a tutti,
a presto, un abbraccio

Marco