Cordoba e Granada: si entra nel mondo arabo!

Carissimi,

lasciata Toledo alle nostre spalle, riuscendo per miracolo a non fare nuove le fiancate della nostra Punto per le stradine impervie, ci dirigiamo verso Cordoba. Il paesaggio che attraversiamo si puo' quasi definire desertico, a Marco ricorda un po' il Nevada americano.
Non pensavamo di certo che Cordoba sarebbe stata piu' complicata da girare in macchina di Toledo! Dopo vari tentativi di raggiungere il nostro albergo, avendo a disposizione delle cartine poco dettagliate, Marco si piazza in divieto di sosta e spedisce Paola a cercare a piedi l'albergo, che non doveva essere distante, ma assolutamente impossibile da raggiungere in macchina!
Paola senza indugio va, ma quando si trova di fronte una reggia a quattro stelle dalle mura anticheggianti e le fontanelle che buttavano fuori acqua profumata, non ha dubbi: abbiamo sbagliato albergo! Invece no, il nome dell'albergo corrisponde, allora decide di fare la gran signora, raggiunge la reception e in un inglese che neanche in sei mesi a San Francisco impari, dice alla signorina che ha una prenotazione per quella sera e che ha assoluto bisogno di aiuto per raggiungere il garage. La signorina allora, notando subito il tono nobile e risoluto chiama un valet con il compito di recuperare la macchina e portarla nel parcheggio dell'albergo.
Quando Marco vede ritornare Paola scortata non puo' credere a quanto potra' venirgli questo scherzo. Passando pero' per viuzze strettissime si raggiunge finalmente il garage, il valet ci ruba le valigie e ce le fa trovare in camera. La camera e' spettacolare, nel bagno c'e' ogni sorta di capriccio: gli accappatoi, le pantofole (che naturalmente sono finite subito in valigia), latte per il corpo, spazzolini, lametta, chewingum (tutto in valigia).
Cordoba si presenta arabeggiante con un dedalo di viuzze strettissime e piene i negozi. Finiamo subito vicino alla mezquitas che visiteremo il giorno dopo. Ceniamo in un localino anch'esso arabeggiante a base di tapas, stinco di toro per Marco, pesce per Paola.
L'indomani ce la prendiamo con comodo. Fatto il check out in albergo, ci dirigiamo alla mezquitas: la piu' grande moschea europea, seconda nel mondo: incantevole e gigantesca. 850 colonne e archiin ogni direzione. E poi al centro... una cattedrale! Anch'essa molto sontuosa. Sul volantino si inneggia alla clemenza e alla lungimiranza cristiana nel rispetto e nella conservazione dei luoghi di culto delle altre religioni... Mah...
Passando da Cordoba a Granada, troviamo vaste pianure e colline coltivate a ulivi.
Tanto per cambiare... piove! Durante questo viaggio di nozze ci stiamo prendendo tanta acqua, ma non ci interessa, meglio cosi' se questo e' lo scotto da pagare per quel bel sole che ha caratterizzato il nostro matrimonio!
Pensavamo di aver gia' superato le citta' piu' complicate da percorrere in macchina, invece Granada le supera tutte (se l'escalation si conferma, chissa' a Siviglia cosa ci aspetta)! Senza esagerare abbiamo girato un'ora e mezza prima di raggiungere il nostro albergo! Non riuscivamo a prendere una via che rientrasse nella cartina che avevamo noi, quando poi ce l'abbiamo fatta, ci siamo trovati davanti strade pedonali, sensi unici (presi ovviamente sempre dalla parte sbagliata), lavori in corso... insomma quando eravamo quasi vicini, ecco che ci ritroviamo piu' lontani che mai!
Alla fine di nuovo Marco ferma la macchina in una piazzetta e spedisce Paola in avanscoperta. Paola raggiunge un altro hotel a quattro stelle (questa volta sprovvisto di valet) e rimedia una cartina con segnato il percorso da fare. Qualcosa di sbagliato nella mappa doveva esserci, ma noi risolviamo prendendo innocentemente una stradina contromano.
Marco e' fuori di se': l'unica indicazione che ha trovato per il nostro hotel era piazzata alla curva prima dell'albergo... utile!!! Inoltre, vorrebbe solo parcheggiare l'auto, andare a mangiare un boccone per pranzo (alle 17) e chiudersi in camera per non insultare nessuno, ma il check-in e' interminabile. Con una lentezza da bradipi giamaicani, ci assegnano la camera e il posto auto. Lasciata la macchina, prendiamo l'ascensore, raggiungiamo il nostro piano e cerchiamo la camera 218. Attraversiamo tutta una balconata che da' sulla reception. 201, 202... no! Arriviamo fino in fondo al corridoio. 205, 206... no! Giriamo a destra e arriviamo fino in fondo al corridoio. 209, 210... No. giriamo prima a sinistra e poi a destra e arriviamo in fondo al corridoio. 213, 214... no! Miii, ma questi corridoi sono peggio delle vie del centro! Scendiamo alcuni gradini, giriamo destra, poi a sinistra. 215, 216, 217... miii! Ci siamo! giriamo a sinistra, poi a destra, poi ancora a destra... 218!!!!! Evvai! Ce l'abbiamo fatta!
Dopo esserci riposati un po' usciamo affamati in cerca di una merenda sostanziosa (o forse e' meglio parlare di aperitivo, visto che erano quasi le 19), ma tutto cio' che troviamo e' un pacchetto di caldarroste!
Granada ci ripaga degli sforzi fatti per conquistarla: la cattedrale, visitata il giorno stesso dell'arrivo, e' bellissima, ricca di decorazioni... il giorno dopo ci aspetta un giro per il centro e poi la visita alla Alhambra per tutto il pomeriggio. Purtroppo piovigina e quindi molti esterni perdono di bellezza, ma ne acquistano in fascino! Ci troviamo ad ammirare giardini stupendi, vasche e fontane frutto dell'ingegno degli arabi, il palazzo del sultano che e' qualcosa di superbo e mai visto prima d'ora!
La sera, stanchissimi, ci concediamo un'ottima zarzuela (una zuppa di pesce, una via di mezzo tra il caciucco e la bouillabesse) al ristorante Cunini e, senza andare a ballare (noi??), ci ritiriamo, pronti per l'ultima traversata in auto: da Granada a Siviglia, passando per Rhonda!

Un caro abbraccio a tutti,
Paola & Marco

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la bassa pressione che vi state "azzuppando".
Vi ringrazieranno gli andalusi che finalmente godono di una rara pioggia.
Ronda si scrive senz'acca.
Burritos!
Ricordatevi di guardare il ponte da sotto e di visitare la plaza de toros.
Sevilla , notoriamwente, si gira in taxi. Infatti non diaspone di parcheggi nel centro storico. Altrimenti, come si fa a dimenticarsi la macchina fotogragfica sul taxi... se uno non lo prende?
Ma sicuramente avrete un albergo 5 estrellas nella parte nuova, 5 km fuori dal centro!
Buena suerte.
Nuccio

Anonimo ha detto...

ah ah ah mi fate moriri....

Toto e peppino al confronto su nuddu su.....

Ah ah....

Besitos e seguite i consigli di Nuccio...anche sul taxi...e cosa lasciar ai simpatici tassisti...ahah........

Buena suerte.....