Honeymoon: I primi giorni a Madrid e dintorni

Queridos,
el comienzo se hace ahora mismo difìcil.... ovvero...


Carissimi,

l'inizio si fa subito arduo: sveglia alle 4 del mattino (stavolta senza televisore acceso a tutto volume), caffe' e ultima sistemazione alla casa prima di scendere da papa' Maurizio liberamente offertosi di accompagnarci a Caselle.
Dopo una buona colazione al bar dell'aeroporto, facciamo il check in e pensiamo ai nostri cari amici che ci mancheranno tanto in questi dieci giorni... quasi quasi potremmo chiamarli e salutarli, anche se alle 5.45 di mattina forse potremmo disturbarli nel sonno.
Proviamo con Giulio. Dopo alcuni squilli, risponde finalmente Elisa. "Ciao! Siamo Marco e Paola. Siamo all'aeroporto, volevamo salutarvi prima di partire!". Quello che ha detto poi Elisa, forse non e' il caso di ripeterlo, e poi voi potete comunque immaginarlo... e' un po' come se vi si accendesse un televisore a tutto volume nella stanza mentre state dormendo...
Proviamo poi con Guido, che ancora nel mondo dei sogni, si mostra contento di sentirci e ci invita a chiamarlo anche l'indomani piu' o meno alla stessa ora!
Il viaggio va bene... ovviamente si dormicchia!
A Madrid ritiriamo una grande punto nuova fiammeggiante con il motore di un cinquantino e ci dirigiamo subito verso Segovia: 70 km a nord di Madrid.
Citta' medievale molto carina da visitare, ma sotto un acquazzone puo' essere molto antipatica da girare! Dopo aver visto l'acquedotto romano, la cattedrale e Alcazar, ci dirigiamo di nuovo verso la macchina. Non e' stato facile ricordare dove l'avessimo parcheggiata di preciso, ma, come per miracolo, dopo un bel po' ci capitiamo vicino.
Prima di tornare a Madrid, deviamo verso Avila a vedere (da fuori perche' ormai tardi) la cattedrale di Santa Teresa, il convento di Santa Teresa, a prendere una cioccolata di Santa Teresa ma soprattutto a prenderci un altro po' d'acqua... di Santa Teresa! Abbiamo anche la fortuna di imbatterci in un negozietto di articoli per la casa e di trovare proprio l'ampollina per l'olio che Paola ha faticosamente cercato per tutta Torino!
La sera, distrutti, ci infiliamo in un ristorantino vicino all'albergo e chiediamo di portarci la carne che abbiamo visto al tavolo affianco: mezzo chilo di bue da cuocere sulla losa davanti a noi al tavolo: la gioia di Marco!
La notte trascorrera' liscia per la sposa, mentre lo sposo lottera' contro le patatine fritte con uova e la carne di bue.

Mercoledi' 8 puntiamo la sveglia strategicamente in tempo per non perdere la colazione e ce la prendiamo con molta calma per uscire, avendo come meta l'Escorial, maestoso convento e residenza reale a 50 km da Madrid, presso il quale giungiamo alle 13,30 abbondanti.
Quando in genere la gente in Italia e' gia' con le gambe sotto il tavolo, noi prendiamo d'esempio il ritmo spagnolo e a malapena siamo pronti per iniziare la visita. Niente fotografie ufficiali (a sgamo qualcuna), stanze ricche di tele e arazzi bellissimi, incontriamo una visita guidata in italiano e allora, grazie alla nostra ricca proprieta' di linguaggio, ci improvvisiamo turisti inglesi e ci intrufoliamo "senza farci notare" nella comitiva... in questo modo ci godiamo qualche spiegazione della guida! Che volpi!
Terminata la visita, la restante parte del pomeriggio e' dedicata al riposo, in preparazione della cena. Usciamo per tempo perche' il nostro obiettivo e' un localino trovato su internet, El Ventorillo Murciano, nel quale dicono servano la miglior paella di Madrid! Dopo esserci persi 18 volte ed esserci ritrovati in una sorta di San Salvario madrilena, in una viuzza troviamo il nostro ristorante... chiuso! Forse il mercoledi' era il giorno di chiusura???
Avviliti decidiamo di affidarci al caso e cominciamo a vagare in cerca di un parcheggio... ci ritroviamo in quello sottostante Plaza Mayor, da claustrofobia. 3 piani sotto terra con il tetto alto 1.80m... Arrivati in questa piazza stupenda, una via di mezzo tra Piazza San Carlo e Piazza Statuto, troviamo una sorta di rappresentazione scenica dalla musica altissima, con centinaia di persone vestite di bianco che corrono e si raggruppano a tempo di musica! E' proprio ora di cenare!!!
Ci facciamo guidare dall'istinto e troviamo un ristorantino accogliente nel quale ci sediamo per gustare la paella. Aperto il menu', decidiamo repentinamente di cambiare piatto e di concentrare le nostre energie sulla carne, decisamente piu' tipica rispetto alla paella per quanto concerne la cucina madrilena. Abbindolati dalle descrizioni riportate in grassetto, ordiniamo belli sorridenti... Grande e' la sorpresa/delusione dopo pochi minuti nello scoprire che quanto ordinato e' uguale, identico, spiccicato al piatto della sera precedente: bue da cuocere sulla losa! Paola, senza il coraggio di guardare in faccia Marco, ma, raccolte le forze, alza lo sguardo scoppiando a ridere nel vedere la desolazione di Marco, il quale nel frattempo pensa: il "caso" ci ha proprio giocato un brutto scherzo! Non bastava il locale chiuso, ma dovevamo finire a spendere una barca di soldi per mangiare la stessa cosa di ieri! Che tristezza!!!!!
La cena si completa tra risate sull'accaduto e qualche bicchierino di un ottimo liquore a base di fichi.

Oggi, giovedi' 9 ottobre, decidiamo di girare a piedi nel centro di Madrid. Tutta la citta' e' in fermento perche' domenica sara' festa! Passeggiata nel parco, visita al museo del Prado, il pomeriggio lo passiamo a camminare nei vicoletti del centro di Madrid, pieni di negozi e gente vociante! Sebbene arriviamo tardi per la visita al palazzo reale, al contrario arriviamo troppo presto (20:00) per cenare nel tipico locale gia' tentato il giorno precedente (che apre alle 21)! Facciamo pertanto in tempo a fare un salto al museo di arte contemporanea Reina Sofia li' nei pressi con chiusura alle 21, nel quale ci togliamo lo sfizio (gratuito, vista l'ora) di ammirare qualche opera di Magritte, Miro', Dali' e Picasso (tra cui Guernica )!
Al ritorno, il locale non tarda ad aprire e la serata passa tra una paella di pesce, un mojito e tante risate!
Da domani, si cambia citta'!!! Toledo, here we come!

Un abbraccio, alla prossima avventura!
Marco & Paola

5 commenti:

Anonimo ha detto...

aaaah che coppia tecnologica!! :-)
grazie del vostro racconto!
carola

Anonimo ha detto...

Queridos, el comienzo se hace ahora mismo difìcil....

Così il vostro incipit, avrebbe reso omaggio alla splendida tierra che state visitando.
A tal'uopo consiglierei la correzione di "mojto" in "mojito"! e al ristorante non ordinate più "el buey" (uno dei pochi trittonghi della lingua castillana!).
Scusate il dotto intervento, ma ... el estilo no es agua!
Da ultimo... la paella sta a Madrid come la pepata di cozze sta al rifugio Muzio di Ceresole.
Meditate sposi... e buon viaje!

Anonimo ha detto...

Come sempre è come se vi vedessi Crick e Crock....in giro per la Spagna....eh eh...!

I ricordi del matrimonio son mitici...cugin/i.......
si si Cugin/i ora si che lo posso dire....Piola....

Divertitevi e dateje dentro eh eh...

Besitos......!defendemus l'allegria.....

Elisa ha detto...

Noi abbiamo visto la città Guernica altro che il quadro!!! :-) ben tornati!

Anonimo ha detto...

Good post.