Il prima e il dopo... esperienze di famiglia!



Carissimi,

chiedo perdono per la lunga assenza ma il lavoro e alcuni intoppi hanno fatto si’ che non avessi granche’ da raccontare delle settimane post pasquali, tranne delle ultime due, nelle quali sono venuti a trovarmi i miei e abbiamo fatto uno dei giri piu’ belli che io ricordi.
Dopo le cocenti delusioni elettorali che rendono ancora piu' significativo il divario tra cio' che respiro qui e la melma che mi aspetta ritornando da voi (concordo con ogni parola del commento al post scorso del buon Matteo), sono finalmente arrivate a meta' aprile delle belle sorprese.
Il riabbraccio con facce di famiglia e’ stato bellissimo e la pre-preparazione degli itinerari per mostrare la baia ai miei e’ stata emozionante; la sensazione nel momento di condividere con loro i posti che ormai ritengo parte della mia quotidianita’ e’ risultata insolita: un misto di eccitazione e di nostalgia (simile a quella che mi prendeva da piccolo quando i miei mi venivano a prendere da un luogo in cui mi stavo divertendo un mondo, come una festa di compleanno, una giornata all’asilo o un pomeriggio al parco), quasi appunto identificassi con l’arrivo dei miei la fine del mio sognoammericano.
Mi fa riflettere a proposito di sognoammericano un commento che mi ha fatto mio padre proprio ieri; diceva qualcosa del tipo: "Ho l'impressione che al tuo ritorno farai fatica a salutare questo posto meraviglioso". Dentro questa frase c'e' tutto quel che sto vivendo, e' palese, basta venirmi a trovare per intuire in quali posti meravigliosi vivo, che gente in gamba frequento, che ambiente stimolante e' Berkeley e come tutti siano rispettosi delle diversita' e magnificamente accoglienti. Finche' lo dico io forse questo lascia il tempo che trova, ma lasciate che i miei vi raccontino di persona...
Dicevo delle sorprese positive: sono arrivati regali dall'Italia, di cui ringrazio pubblicamente i relativi fautori. Sono stati graditissimi!
Anche dal punto di vista lavorativo ho avuto un ottimo feedback del mio lavoro svolto fino a questo momento. Sono partito per la gita con i miei lasciando una relazione da far leggere ai boss che ha impressionato favorevolmente e che mi fa ben sperare per questi ultimi mesi di lavoro intenso!
Ville e' partito ormai ed il distacco e' stato sinceramente triste per quanto avevamo condiviso in questi mesi. E' arrivato a tenere alto il morale Raffaele, un ingegnere di Cosenza col quale i presupposti sono buoni per ben trascorrere i prossimi mesi.

Non vi tratterro' a lungo, poiche' sto preparando una sorpresa riguardante questa famosa gita. Spendo due parole su quanto fatto con loro prima e dopo.
Il prima e' stato caratterizzato dallo smaltimento del jetlag e dalla visita in baia. In una manciata di giorni, con un occhio vigile al completamento della relazione di cui prima, ho accompagnato i miei qui nei dintorni, facendo loro scoprire e scoprendo io stesso posti bellissimi di San Francisco e persino della East Bay (qui vicino Berkeley).
Oltre quanto documentano le foto, i miei hanno potuto vedere cosa significa fare la spesa a Berkeley Bowl, con migliaia di verdure, frutta, spezie e farine di ogni tipo, nonche' hanno vissuto la S. Messa della domenica sera, a lume di candela, scaldata da dei canti da brivido, con il prete che ha raccontato perfettamente a memoria il brano del Vangelo, quasi meglio di un Vecchio Lupo col suo Branco.
E' stato divertente vedere quanto sia difficile per noi italiani impattare con un tipo di cucina etnica strana, come quella del Tempio Thai o quella Indonesiana. Devo dire che i miei non hanno mancato di spirito di adattamento. Hanno anche avuto l'onore di cenare con il mitico Marco (il manager del mio Lab), con Lisa e Jay (cosi' hanno avuto modo di conoscere i miei angeli custodi) e hanno condiviso piatti e tradizioni con i miei coinquilini (vedi foto), con i quali abbiamo improvvisato un'ottima cena durante la quale ognuno ha cucinato il proprio "piatto forte"!

Ricchi di queste esperienze siamo partiti per il viaggio e, al ritorno, con il cuore e la mente ricchi di immagini, c'e' ancora stato il tempo di vivere un tramonto stupendo dalle colline di Berkeley e assaggiare dell'ottimo Cabernet Sauvignon Californiano.

Eccomi qui adesso a scrivere queste righe da solo, con i miei proiettati a 10000 piedi d'altitudine verso l'Italia.
Purtroppo le belle esperienze finiscono abbastanza in fretta e si torna alla normalita'.
Non mi resta che aspettare altri ospiti, ma nel frattempo rientro in possesso della mia camera, del mio bagno e dei miei ritmi di vita che, almeno per qualche mese ancora, sono piu' tipicamente americani che italiani!

Un abbraccio di ben ritrovati a tutti i miei lettori,
con affetto,

Marco

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