Carissimi,
e' da molto che avevo in sospeso alcuni temi. Prima di raccontarvi la settimana, mi piacerebbe riprenderne uno, che ha fatto da leitmotif ad uno degli scorsi incontri del giovedi' sera alla Newman.
Quella sera, c'era in programma un incontro con un noto teologo, Padre Rich Gula, un professore della scuola Francescana di Teologia di Berkeley!
Il tema era: Reconciling Faith and the World, ovvero: Riconciliando la Fede e il Mondo.
La serata ha avuto inizio con l'intervento del padre francescano che in mezz'ora ha toccato due temi fondamentali riguardanti il rapporto della fede con alcuni aspetti della nostra societa' contemporanea: fede-tecnica e fede-ambiente, il tutto visto nell'ottica (quaresimale) di un cristiano che sta compiendo un cammino di riconciliazione in vista della Pasqua di Resurrezione.
A questo e' seguito un momento di confronto tra piccoli gruppi e poi una messa in comune delle idee emerse.
Nel particolare ambito Fede-Tecnica, il padre ha toccato sia il tema del rapporto fede-medicina sia quello fede-computer.
Nel primo caso, e' stato posto l'accento sulla tendenza d'oggi a ricorrere alla medicina per ogni cosa e all'innalzamento dello standard del benessere. Qual e' il confine per un cristiano tra curarsi e lasciare che la vita faccia il proprio corso?
Nell'ambito del rapporto fede-computer e' stato posto l'accento sulla pratica del sesso virtuale: economico (se non gratuito), sempre disponibile, senza rischi di malattie e anonimo. Utilizzato come valvola di sfogo dagli stress quotidiani, offre un ambito in cui non bisogna aver a che fare con la fedelta' in un rapporto, e, di conseguenza, impoverisce la nostra capacita' di sviluppare la socialita' dell'individuo, dandogli al contempo un immagine distorta di se stesso, ovvero di un essere sempre in grado di sostenere vere e reali relazioni interpersonali.
Nel secondo ambito, Fede-Ambiente, il padre ha argomentato come il potere contemplativo della Creazione favorisca il rispetto per il creato (mi sembra che un certo B.P. ne parlasse tempo fa...). E' soprattutto una questione di solidarieta' e di responsabilita', ovvero di cooperazione tra individui e di rispetto/attenzione a cio' che si ha in comune su questo pianeta.
Non vi riporto le riflessioni che sono scaturite in seguito, perche' non sempre ho seguito con attenzione e mi son perso molti passaggi.
Le foto che vi allego si riferiscono ad altri momenti passati con amici.
Con Nicola (di Beri...), prima che ripartisse per tornarsene in Italia, siamo stati in un locale in cui fanno musica Jazz Live, l'Anna's Jazz Island e abbiamo assistito ad una gara tra due scuole di Jazz molto differenti, la UC JAZZ PROGRAM e la DAVE BRUBECK INSTITUTE COLLABORATIVE. Sebbene non ne capissi quasi nulla di jazz, pero' e' stato bello notare le differenze stilistiche. I primi hanno praticamente solo improvvisato, batterista molto estroso, grande atmosfera. I secondi, molto tecnici, suonavano con lo spartito davanti (strano per il genere jazz, non trovate?), precisi, puliti ma senza improvvisazione!
Le foto continuano con quanto fatto questa settimana. Una sera siamo usciti con Ville (il Finlandese) per andare a gustare un'ottima pizza da Zachary's Pizza a base di pollo, salsa e formaggio, per poi spostarci in quel dell'Albatros (su San Pablo, a un block da University), friendly pub in cui ci siamo dati agli scacchi, davanti ad una buona birra.
Questo sabato mi ha visto ricambiare i numerosi inviti di Jay e Lisa con un sontuoso pranzo. Mi sono messo di impegno e devo dire che il risultato e' stato molto al di sopra delle mie aspettative. Volevo far assaggiare loro qualcosa della tradizione della mia famiglia e quindi, dopo essermi consultato con Paola e mio padre, il menu' ha preso questa forma:
- antipasto frugale a base di olive e funghi (avevo previsto anche tortillas e salsa messicana, ma poi ho desistito, considerato che sarebbe stato un "fuori gara"!)
- pasta al forno
- carne al piatto
- melanzane fritte
- (tutto questo bagnato da un ottimo Nero d'Avola 2003)
- cantuccini con Sauternes
- crema con amaretti
Per cucinare il tutto, mi sono svegliato comodamente alle 9:00 e ho fatto una capatina al Berkeley Bowl, per gli ultimi acquisti (btw, mi sono comprato una steak - pagandola circa 1/3 di quanto costerebbe in una qualsiasi Steak House -, appena avro' tempo, me la cucinero' a dovere!!). Tornato a casa, ho rassettato l'entrata e il soggiorno e poi mi sono messo a lottare con cibo e padelle! Nel mezzo della preparazione, ricevo la chiamata dei miei, ai quali mostro il ragu' in avanzato stato di cottura, l'acqua per la pasta, le melanzane quasi del tutto fritte... E' stato troppo divertente lavorare, chiacchierare e seguire le loro istruzioni. Un misto tra il corso a puntate di Suor Germana, il Pranzo e' Servito e la trasmissione di quella (simpaticamente odiosa) conduttrice che e' la Clerici...
Salutati i miei con primo e antipasto pronti, sono poi passato a preparare secondo e dolce.
Il pranzo ci ha visti iniziare "saltellando in allegria" e finire "strisciando in allegria". Posso dire di averli letteralmente stesi! :-)
Abbiamo mangiato tanto e, nonostante questo, avremmo mangiato non piu' di un quarto di quanto preparato! Ho cucinato, di fatto, per il resto della settimana!
Il pomeriggio mi ha visto preso da un'accanita discussione col mio letto a base di russate sonore, per poi lasciare spazio al programma serale: sono andato a fare il tifo (con gli altri della Newman) per Sean, un ragazzo che fa parte della squadra di ginnastica a corpo libero della Cal. La gara, contro l'University of Pennsylvania, ha visto la Cal trionfare (GO BEARS!!!) per "tanto" a "poco poco meno"...
Infine, domenica!!! Sono a scrivervi questo resoconto da un posto spettacolare, sulle colline di Berkeley (vedi ultime foto). Sono qui a studiare un po'!
Stamane, sveglia tardi, chiacchierata su Skype con cugina e parenti che non sentivo da un po' e grande Messa solenne ad Oakland per la domenica delle Palme. Sono voluto andare in questa chiesa, primo perche' gentilmente invitato da Roger, un ragazzo del ritiro della settimana scorsa, e poi perche' sapevo che si sarebbe tenuta in latino.
Ho fatto bene a parteciparvi. Ho vissuto qualcosa di veramente unico. Un contrasto particolare tra il libertarismo (nella sostanza e nella forma) della East Bay e la tradizione spintissima di questa chiesa (mi sembrava che accanto a me ci fosse seduta una bambina, simile a mia nonna, ma 65 anni fa)! Non e' sicuramente il mio genere, non credo vi tornero', pero' questa commistione mi ha dato l'opportunita' di incominciare a vivere seriamente e con profondita' la Settimana Santa. Penso che sia uno dei piu' bei doni che il Signore mi abbia potuto fare da quando sono qui, ovvero quello di non lasciarmi vagolare (o miagolare) nel buio nel mio periodo all'estero, bensi' mostrarmi la strada per poterLo incontrare anche lontano mezzo giro di mondo da casa mia, nella citta' piu' liberale d'America!
Concludo con un abbraccio vigoroso! Auguri di compleanno a nonna e Ale che questa settimana sono diventate ancora (se possibile) piu' sagge!
Con affetto,
- Marco
Quando la pasta al forno incontra il latino!
Pubblicato da Marco il giorno lunedì, marzo 17, 2008
Etichette: amici, appartamento, baia, Bears, Berkeley, campus, cibo, collina, filosofeggio, golden gate, mare, Newman, Nicola, oceano, San Francisco, USA
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