Hawai'i: tartarughe in cascata!

Carissimi,

eccoci su Maui da 2 giorni. Siamo arrivati qui la mattina di ieri, giovedi', e abbiamo trovato un'isola ancora diversa dalle prime due visitate. Scesi dall'aereo, ci danno una simpatica Chevrolet Cobalt Sport, la stessa che aveva noleggiato Nicola il collega di Bari incontrato a Berkeley qualche mese fa!

Il programma oggi e' visitare la parte nord est dell'isola, ricca di cascate, verde e selvaggia. La strada e' lunghissima e tutta curve: Paola soffre il mal d'auto e l'auto stessa non aiuta, a causa di una trasmissione automatica difficile da usare su percorsi di montagna: gli scossoni a causa delle accelerazioni abnormi a marce basse sono continui. Il piede da cambio manuale deve ancora abituarsi! I paesaggi rendono giustizia allo sforzo per raggiungerli. L'obiettivo e' di arrivare ad Hana e poi alle seven pools (la cascata che forma 7 piscine naturali), immerse nel parco nazionale Haleakala. Ce la facciamo in circa 3 ore! Davvero stancante! Era meglio partire di mattina! Il parco sta quasi chiudendo, nel senso che e' comunque aperto, ma i rangers se ne stanno andando, dunque non paghiamo l'entrata. Si sta preparando un bell'acquazzone, ma il sole ancora per poco ci degna della sua presenza!

In tutto questo ci siamo dimenticati di menzionare che la compagnia aerea non e' riuscita ad imbarcare (causa nostro ritardo nel fare il check-in) la valigia di Marco. Dunque, la ritroveremo la sera tardi all'albergo. Il problema e' che Marco non ha il costume per farsi il bagno! Dunque, arrivati alle famigerate piscine, Marco si butta in pantaloncini... Io mi limito a bagnarmi i piedi, resa pigra dal freddo!

Buttarsi in pantaloncini e' un'esperienza interessante. Per fortuna non erano quelli di velluto di uniforme. Altrimenti sarei colato a picco dal peso! L'acqua non e' per nulla fredda (siamo comunque in un'isola praticamente tropicale) e dopo qualche bracciata gia' sono abituato! Colgo l'occasione per mettermi sotto la cascata e farmi un pseudo-idro-massaggio alla testa, mentre dall'alto cascano persone (in realta' si tuffano) tirando su colonne d'acqua!
Esco e ricevo le cure amorevoli di Paola, la quale cerca in tutti i modi di non-aiutarmi nel cambio dei pantaloni. Ricevera' un assaggio sotto il naso di piede pulito, cosa che ancora devo scontare, infatti mi guardo le spalle pure di notte! Aiuto, non dormo da ieri!!!

Il ritorno e' un delirio di curve, sulla stessa strada. Guidando nella notte, sotto una pioggia battente, ce la faccio in circa 1:45, passando alla guida come uno del posto e, dunque, ricevendo strada da tutti gli americani addormentati al voltante incontrati per strada. Con Paola si parla di molte cose, questo la aiuta a non sentire troppo mal d'auto. Si discute con passione, ad esempio, di qualche regola che vorremmo condividere una volta sposati. Se io sono piu' sul "teniamo in ordine", lei e' piu' sul "moderiamoci negli acquisti". Fa piacere vedere che nella diversita' si trova la sintesi. Finiremo ad avere un sacco di cianfrusaglie in una casa disordinata!!! :-)

Arriviamo in albergo alle 21:30, stanchi morti: troviamo la valigia e una caccia al tesoro ci aspetta per ottenere la chiave della stanza. Dovremo salire al quinto piano, inserire la combinazione su un dispositivo che ci rilascera' una chiave e con essa aprire la porta della camera prima che il gallo canti... Insomma... Che fame!!! Per fortuna che c'e' il ristorante sotto! Ma, ahi noi, sta chiudendo... Pertanto dobbiamo rimetterci in auto perche' l'unico locale aperto a Maui alle 22 e' il Denny's... Come dire... il fratello meno disastrato del Mc Donald.

Stanchi a nanna, con una sveglia improponibile (5:15) per la grande avventura di oggi. Siamo appena tornati infatti dalla gita a Molokini (un cratere semi sommerso poco distante dalla costa di Maui, santuario marino in cui fare snorkeling - osservazione in maschera e pinne) e a Turtles Town, per nuotare insieme con le tartarughe marine!
Andiamo in gita morti di sonno, ma l'aria di mare ci sveglia subito. Mare calmo, bel sole (anche se basso, si parte dal molo circa alle 7:00) e i due "capitani" decisamente simpatici. Da cosa si capisce che siamo in USA? Dall'inno nazionale che si ascolta dalle casse della barca (oggi 4 luglio, giorno dell'Indipendenza), dal fatto che durante il tragitto si fa colazione a piu' riprese con mille diavolerie (frutta tropicale, salatini, dolcetti), il tutto accompagnato dal classico caffe' americano, da acqua ghiacciata e da una ghiacciaia piena zeppa di lattine per chi vuole bucarsi lo stomaco fin dalla mattina!!!
L'occasione del Molokini Crater e' attesa da settimane, per testare l'involucro subacqueo che ho acquistato per la mia macchina fotografica! E' difficile da usare, perche' universale e dunque la fotocamera ci nuota, ma una volta presa la mano le foto sono davvero belle! Qualche bel pesce si mette in posa e anche Paola fa ugualmente!
La seconda sosta alla citta' delle tartarughe e' ancora piu' emozionante. Nuotare e fotografare a mezzo metro queste enormi testuggini, cosi' (apparentemente) docili e tenere e' un'esperienza unica! Anche tra esse c'e' che si fa i fatti suoi, intenta a prendere fiato per poi tornare a farsi fare la pulizia dai pesci addetti a tale lavoro e altre piu' socievoli, che rimagono piu' "ferme" permettendo dei buoni scatti!
La gita vale tantissimo, e' consigliata! Si torna presto (verso le 11) in porto e il resto della mattinata si bighellona, cercando di recuperare un po' di sonno, oppure scrivendo il blog o leggendo un buon libro proprio qui in albergo, in riva al mare!

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