III Giorno: Cartina di Be'er-Sheva e giro in citta'



Carissimi,

per rispondere a Pale che voleva capire esattamente dove fossi. Se guardate lo slideshow, Be'er-Sheva (scritto da GoogleEarth Beer-Sheba non so come mai, forse quelli di Google sono dell'Inter...), si trova nel centro d'Israele, in mezzo alla parte settentrionale del Deserto del Negev.

Sono a circa un'oretta dal Mar Morto (bus), a un'oretta e mezzo da Gerusalemme (bus) e un'oretta e dieci da Tel Aviv (treno). Non so quanto ci metterei ad andare a Gaza, ma non ci tengo neache a saperlo.

Le ultime due cartine indicano la zona in cui mi trovi io, ovvero quella nord. Ho cerchiato in rosso l'universita' (al centro) e il dormitorio (a lato), mentre i piccoli pallini gialli sono la mia stanza e l'ufficio. E' tutto molto a portata di mano: nel campus ci sono post office, banca, ristoranti e un sacco di giardini.
Questa zona e' per noi atipica, mi ricorda molto Sarajevo con gli ampi vialoni, di sera mal illuminati!
Verso il centro si trovano invece i grattacieli e la zona vecchia che ancora non ho visitato. A sud, ogni giovedi' fanno il mercato dei beduini, che arrivano dal deserto, sono molto curioso di vedere com'e'. Dicono sia caratteristico!!!

Stanotte, molte sirene di ambulanza. Sono vicino all'ospedale (vedi cartina) e suppongo che siano arrivati feriti da Gaza. Per il resto, la notizia della presa di Gaza da parte di Hamas qui non desta preoccupazioni. Vedremo domenica, giorno in cui incontrero' Shlomi, chiedero' a lui un parere sulle ripercussioni che questa faccenda avra' su Israele!

Oggi, venerdi', cosa sto facendo?

Sveglia presto e giro alla ricerca di un bancomat: devo pagare la stanza in contanti (qui la posta non ha l'ATM) e si preleva solo una piccola somma al giorno. Insomma, per pagare la stanza, dovro' fare 800 prelievi in 800 giorni diversi... Vabbe'... Ne ho pero' approfittato per girare un po' per le strade e potete vedere qualche foto nel post di ieri.
40 gradi di sole si sentono tutti sulla testa! Sono tornato in camera che grondavo... come si dice "grondare sudore" in inglese?

Beh, oggi sto sperimentando cosa significa il sabato in Israele (gia' dal venerdi'). Non c'e' gia' piu' nessuno in universita', il ristorante mi ha chiuso la porta in faccia dopo avermi dato un panino di fretta e domani dovro' entrare scanzando le balle di fieno rotolanti perche' qui sara' il farwest desolato...
Mi starete chiedendo perche' non faccia pure io vacanza. Fondamentalmente perche' vorrei lavorare un po', almeno mezza giornata, per ammutolire le male lingue che continuano a sostenere che sono qui per turismo. C'e' pure chi pensa che sia qui per fare lo studentello e seguire qualche corso, invece che per collaborare con un professore.
Insomma, al diavolo le male lingue, vi smentiro' con un bell'articolo!!!

Torno a lavorare, ci sentiamo presto,
buon weekend a tutti, un abbraccio,
Marco

2 commenti:

Pale ha detto...

Bravo Marco, sempre puntuale con le cartine ... come disse un tossico al pusher!

Anonimo ha detto...
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